Un libro al profumo di tè anche quest'anno è giunto al suo ultimo appuntamento e con la sua puntata finale ha voluto offrire il meglio di sé.

Grazie al lavoro volontario delle studiose della associazione Aleph Zero e alla collaborazione del Comune di Ancona è stato regalato alla cittadinanza un pomeriggio pieno di bellezza ed emozione.

Protagonista inarrivabile e magnifico, il principe dei poeti cileni del secolo XX, Pablo Neruda, letto con passione dalla voce narrante di Milena Costantini e accompagnato alla chitarra con canto dalla musicista Grazia Barboni.

Così il pubblico ha potuto ascoltare la famosissima 'Ode alla vita' che inizia con:

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i", piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Altra poesia recitata è stata ' La grande gioia' con quell'incipit meraviglioso ' L'ombra che ho frugato ormai non mi appartiene, /io ho la gioia duratura dell'abero/l'eredità dei boschi, il vento del cammino/ e un giorno deciso sotto la luce terrestre/, o quella altra bellissima che recita 'Negami il pane, l'acqua, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché ne morrei' .

E ancora 'Compagni, seppellitemi a Isla Negra,/ difronte al mare che conosco,/ a ogni superficie rugosa della pietra/e delle onde che i miei occhi perduti/non rivedranno più/

Il recital si alternava con canzoni cilene e spagnole indimenticabili, come ' Gratias a la vida que me ha dado tanto'.

Un poeta rotondo e pieno di passione quest'uomo la cui vita sino alla fine è stata vissuta in forma avventurosa, e la cui stessa fine è ancora avvolta nel mistero.

Va infatti ricordato che la salma del poeta è stata in questi giorni riesumata per indagini atte ad accertare le vere cause del decesso. Pablo Neruda è morto il 23 settembre del 1973 e per ultimo ha lasciato una biografia che è stata curata post mortem dalla moglie e alla quale egli stesso ha lavorato sino al giorno prima di morire.

Un testo scottante perché sono state raccontate tutte le brutalità della dittatura. Da notare che il poeta è stato riabilitato in Cile solo dopo il 1990, nonostante fosse un nobel.

L'incontro con la poesia è da incoraggiare, con recital alternati a musica, perché l'espressione e il canto del sentimento sempre nutre lo spirito e rinvigorisce l'animo.

La cittadinanza si augura che una così interessante manifestazione si ripeta ogni anno col placito del Comune in quanto anche essa come altre piccole e grandi cose che accadono nella città di Ancona sono il segno che la qualità della vita è alta e compito di una moderna civiltà urbana è per l'appunto tenere alta la soglia della consapevolezza .