Quattordici milaspettatori, trentasei brani e tanto tanto entusiasmo per il concerto diPaul McCartney, all'arena di Verona il 25 giugno scorso per l'unica data dell'OutThere tour. Insieme a lui una band diartisti, quali Rusty Anderson e Brian Ray alla chitarra, il tastierista PaulWickens e il batterista Abe Laboriel. "staseraparlerò un po' d'italiano" afferma cercando di parlare con il miglior accento,ed è standing ovation tra i presenti. Il cantante ha richiamato a Verona unpubblico variegato, appassionati di ogni età, dai ragazzi ai più maturi,famiglie con bambini provenienti da ogni regione italiana che non si sonoarresi nonostante il tempo non fosse dei migliori.

Settantadue anni d'etàma con una voce straordinaria, dall'aria elegante, raffinata ed eccentrico masempre sulla cresta dell'onda e assistere ad un suo concerto, per i suoinumerosissimi fan, è come una visita al Louvre ammirando l'arte piùstraordinaria e popolare del Novecento. E' lui il cuore pulsante del rock, deiBeatles, non ha mollato un secondo e ha premiato i suoi presenti che di certo nonsi sono lasciati perdere uno spettacolo simile.

Trentasei pezzi euna scaletta ricca ed emozionante, fatta di canzoni dei Beatles e dei Wingsquali ad esempio Paperback writer o The long and winding road, Hey Jude, Let it be, Eleanor Rigby e poi ancora Something. McCartney ripropone Get Back a Lady Madonna,Blackbird, Day Tripper, Helter Skelter, Obladi Oblada, la romantica Yesterday,Back in Urss con la scritta "Free Pussy Riot" alle spalle della band, fino allepiù recenti Golden Slumber e The end.