Chi è stato Pollock, e perché visitare questa mostra che contiene 60 opere provenienti dal Whitney Museum, espressione della cosidetta Scuola di New York?
Nella esposizione è presente la famosa Number 27 che è grande tre metri e che nel trasporto ha comportato seri rischi in quanto la tela risulta piuttosto fragile. Pollock è l'esponente della Action Painting o Dripping Painting, ovvero una pittura che in uno spasimo di libertà estrema getta via il cavalletto e il pennello e fa gocciolare il colore su grandi fogli bianchi.
La libertà estrema, il gioco del caso e dell'istinto, la mescolanza di inconscio e libera associazione inducono questo artista ad usare la pittura come estremo rimedio ai suoi problemi mentali (per tutta la vita si batterà contro l'acolismo) e dipingere era liberatorio.
Ma in questo stile non c'è solo la spasmodica ricerca lenitiva, dentro a questo stile c'è la rabbia contro l'altra faccia dell'America, quella dell'organizzazione perfetta della produzione di auto ed elettrodomestici, contro il fordismo, contro quel capitalismo di cui il paese è l'espressione più piena. Il figlio arrabbiato di una generazione detta "degli irascibili", perché rifiutavano quell'inquadramento produttivo mirato esclusivamente al profitto e rivendicando il sacro spazio dell'Arte come luogo che vive di sé, e che mai persegue finalità utilitaristiche.
Morirà in un incidente stradale all'età di 44 anni, Pollock, con a bordo la sua amante. La morte arriverà all'improvviso in un'ascesa di successo che lo porterà a vedere quotazioni strabilianti per le sue opere (un suo quadro toccherà la punta di 140 milioni di dollari ed è finito, si dice, nelle mani di un collezionista tedesco), ma la sua rabbia e la sua protesta, insieme alla ricerca degli effetti liberatori del colore puro, contraddistinguerà il suo operato .
A proposito di questo artista, G. Argan dichiara: "Confrontando l'opera di Pollock al jazz americano, anche la pittura di Pollock è, in un certo senso, negra: nel periodo che precede i grandi spirituals dell'ultimo decennio è chiara la ricerca di un senso totemico dell'immagine, in un miscuglio barbarico, ma straordinariamente vitale di sacralità e sessualità".
Grande su di lui fu l'influenza dei pittori della rivoluzione messicana come Siqueiros e di Picasso (Guernica), come mediante Gorky forte è la lezione del surrealismo.
Dunque una mostra da visitare presso il Palazzo Reale di Milano, aperta per tutto l'autunno sino al 16 febbraio 2014. Il pubblico ha tutto l'autunno e l'inverno per riscaldarsi difronte alla fantasmagoria dei colori delle tele dei pittori della scuola di New York.