Conferito ieri al Quirinale allapresenza del Presidente Giorgio Napolitano il prestigiosopremio internazionale Nature for mentoring in Science 2013,assegnati quest'anno al fisico Giorgio Parisi, al chimicoVincenzo Balzani e alla biologa Michela Matteoli, treitaliani, ce ne fosse ancora bisogno, che tengono alta la nostrabandiera nel panorama della comunità scientifica internazionale.
Ilpremio fa particolarmente piacere se si considerano infatti quelliche sono i principi ispiratori per il quale viene conferito,espressamente consegnato a coloro che con la loro ricerca e con iloro studi sono stati in grado di ispirare quello che sarà il lavorodella ricerca scientifica delle prossime generazioni.
Le candidatureper la partecipazione al concorso che ogni anno la prestigiosarivista scientifica indice, vengono infatti presentate dagli stessiallievi dei candidati, una prassi, quindi, da cui si evincechiaramente l'interesse e sopratutto le potenzialità degli studi delproprio docente.
Particolarmente gradito è stato il premio conferitoa Giorgio Parisi, fisico teorico dell'università La Sapienzadi Roma, arrivato a coronamento di un quarantennio di ricerca nelcampo della meccanica statistica, ottenendo risultati tali da ispirare quello che sarà uno dei campi più importanti di tutto ilpanorama delle scienze fisiche. Nello specifico a Parisi si devonopassi da gigante nello studio dei cd. sistemi disordinati, noti come "vetri di spin", teorie che hanno avuto poi riscontro nel campodell'immunologia e delle scienze biologiche.
Tra le motivazioni delpremio a Parisi anche quelle suggerite da Guido Martinelli, direttoredella Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste(SISSA), che così ha dichiarato, a conferma di come il premio nonsia assegnato per soli meriti scientifici: “Molti studentidesiderano lavorare con lui non solo per la qualità della suaricerca, ma anche perché è una persona cordiale e disponibile.Hacreato generazioni di fisici eccezionali in diversi settori, chericoprono posizioni di rilievo in importanti istituti di ricerca euniversità in tutto il mondo".
Per la categoria "giovani" il premioNature è stato assegnato a Michela Matteoli, professore difarmacologia presso l'Università degli Studi di Milano,premio conferitole, come ricorda Claudia Verderio,ricercatrice del CNR,”per la sua capacità di accettare approcciinnovativi e di interagire in modo efficace con i più eminentineuroscienziati di tutto il mondo.
Inoltre, è un'insegnante diassoluto valore, in grado di attrarre nel suo laboratorio glistudenti migliori e più entusiasti”.
Se i premi di ieri hanno il merito distrappare un sorriso, dall'altra possono esser causa solo didisappunto, perchè mostrano una volta per tutte come il declino dellaricerca scientifica italiana non è attribuile all'incapacità deisuoi uomini, ma allo scarso interesse dell'establishment nel vedere enel considerare la ricerca scientifica come il solo ed unico veromotore per la crescita della nazione.
Non a caso così ieri Giorgio Parisicosì si è rivolto al Presidente Napolitano:”Signor Presidente,la Scienza continua ad aver bisogno del suo appoggio, specialmente inun periodo come l'attuale, dove le difficoltà economiche e lacontrazione dei finanziamenti dello Stato costringono all'emigrazionei nostri migliori ricercatori, facendo sì che il frutto del nostroimpegno di “maestri” non si trasformi più in un arricchimentoculturale dell'Italia.
Piange il cuore a vedere molte delle miglioriintelligenze di questo paese essere costrette a emigrare, senza checi sia la minima traccia di un contrapposto flusso verso l’Italia.La Sua presenza qui è estremamente significativa proprio nellasperanza che possa servire a contrastare questa situazione che miriempie di tristezza".
Parole che devono suonare come unappello a cui la nazione non può restare sorda.