E' in corso a Palazzo Diamanti di Ferrara la mostra La forza della linea, l'emozione del colore dedicata ad Henri Matisse, uno dei maggiori esponenti dell'avanguardia pittorica della prima metà del Novecento.

La mostra

Oltre 100 opere tra dipinti, sculture e disegni provenienti dai maggiori musei del mondo (Copenaghen, Tate Gallery, Centre Pompidou) a comporre una retrospettiva che ripercorre l'intero percorso dell'artista francese, dai primi del Novecento al 1954, anno della sua morte.

Si passa, di sala in sala, dagli inizi alla pittura fauve, dal primitivismo al ritrattismo, fino all'esplosione di colori e brillantezza degli ultimi anni.

Tutto rappresentato attraverso le diverse forme espressive utilizzate da Matisse (pittura, disegno, incisione e scultura), legate dal filo conduttore della rappresentazione della figura, soprattutto femminile, che "più della natura morta e del paesaggio mi permette di esprimere il sentimento che ho della vita".

La mostra sarà visibile fino al 15 giugno, incluse le festività come Pasquetta, 25 aprile, 1°maggio e 2 giugno,

con la possibilità di prenotare la visita al numero 0532.244949, e sarà l'occasione per andare alla scoperta della "città delle biciclette".

Visita alla città

La bicicletta è infatti il mezzo ideale per conoscere la città, con un sito web dedicato, "Ferrara in bici", dal quale è possibile scaricare itinerari e informazioni su dove noleggiarle.

La visita può cominciare proprio da Palazzo Diamanti, sede della mostra di Matisse. Costruito nel XVI secolo per Sigismondo d'Este, ha la facciata rivestita da 8.500 pietre tagliate a diamante, da qui il nome della costruzione.

Al centro della città, il Castello Estense, la cui visita è un'immersione nell'atmosfera medievale delle sue stanze e dei suoi sotterranei.

I 122 scalini della torre sono un piccolo sacrificio ampiamente ricompensato dalla vista sulla città.

Usciti dal castello, la passeggiata riprende verso Piazza Savonarola, dove troneggia la statua del filosofo di origini ferraresi, e poi alla Rotonda Foschini. Un cortile perfettamente ovale le cui geometrie prospettiche rimandano alle visioni di De Chirico, altro illustre figlio della città estense.

Un'immagine sospesa tra la modernità degli spazi e l'antichità delle costruzioni.

Tra gli innumerevoli segni della culla del rinascimento che è stata Ferrara, la Cattedrale, un concentrato di storia dell'Arte per via dei diversi stili che vi confluiscono

Tutta la città è un susseguirsi di strade che si aprono improvvise in ampie piazze, con la strada principale, il corso della Giovecca, che separa la parte medievale, caratterizzata da costruzioni basse, dai palazzi alti e decorati della città rinascimentale.

Rimane, per concludere la visita, una passeggiata sulle mura che circondano la città, in attesa che il tramonto tinga di rosso la sagoma della Cattedrale e che la trattoria prescelta per una ricognizione sui piatti tipici ferraresi apra per la cena.