La sezione Underground Project della GAM, Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ospita "L'Opera al Nero, Omar Galliani", all'interno del secondo capitolo dei "Dialoghi", il progetto espositivo e di ricerca scientifica sulle collezioni permanenti che punta ad instaurare un dialogo con artisti affermati e attivi sulla scena contemporanea internazionale, inaugurato nel 2011 con l'artista statunitense James Brown.

Omar Galliani è un artista molto noto in Italia e all'estero, classe 1954, nato a Montecchio Emilia dove attualmente vive e lavora; in esposizione 30 delle sue opere, imponenti e di grande rigore morale, tutte realizzate con il solo uso della matita e punta di grafite.

L'artista crea i suoi paesaggi dell'anima attraverso una iconografia simbolica che va dai dettagli anatomici, ai fiori, alla Cina, a testimonianza del suo grande amore per l'Oriente, amore ben corrisposto, che nel 2003 gli ha permesso di vincere il primo premio alla Biennale di Pechino.

Le sue opere hanno qualcosa di magico, tutto nelle sue creazioni sa di antico e di poetico, la sua passione per il disegno su tavola e per il misticismo dei simboli, evocando forze romantiche e perturbanti.

L'esposizione copre un arco temporale che parte dalle prime opere dalla metà degli anni'70 fino ad oggi, ripercorrendo l'intera vicenda artistica di Galliani. La maggior parte delle sue opere sono di dimensioni imponenti, avvolgono letteralmente lo spettatore facendolo fluttuare tra rose, stelle, e volti femminili, che emergono da un nero profondo, intenso, ancestrale.

Per la mostra il maestro Omar Galliani ha realizzato tre opere particolari e molto belle: Cassiopea, Orione, Prometeo, opere di grandi dimensioni in cui l'artista emiliano dal profondissimo nero ha fatto emergere una miriade di punti luminosi; in posizione centrale fluttuano frammenti di un corpo, un corpo simbolico, lo spettatore affascinato si sente rapito dal buio dell'universo.