Ieri si è celebrato il settantesimo anniversario dallo sbarco delle truppe anglo-americane in Normandia, un evento che ha dato l'inizio all'effettiva liberazione dell'Europa dal dominio filo-nazista.

C'è molto da ricordare per un giorno come questo. Tra le parole del presidente Obama e quelle di quello francese Hollande, si è riuscito a percepire e ben intendere tutta la massima gratitudine che i due paesi direttamente coinvolti potessero esprimere, per un evento così importante. Tra quelle spiaggie persero la vita migliaia e migliaia di soldati americani, che nave dopo nave versavano il proprio sangue per la patria: e pensate che non si poteva tornare indietro, allora si era vittima della coscrizione obbligatoria, altrimenti si veniva fucilati.

Quel 6 Giugno 1944 veniva varata la cosiddetta Operazione Overlord, un piano brillantemente studiato dal generale Dwight D. Eisenhower per tentare come in una morsa (poco prima c'era stato lo sbarco in Sicilia e ad Anzio con gli americani che proseguivano verso Nord) di schiacciare le truppe naziste.

Tra le spiagge di Omaha Beach e Point Du Hoc, venivano combattute alcune tra le più sanguinose battaglie dell'intera storia mondiale, con gli americani che, dopo aver faticosamente sfondato le barriere tedesche che li attendevano in cima alla scogliere con cospicui armamenti, proseguivano verso l'entroterra della Normandia dirigendosi verso Parigi con il preciso intento di liberarla, cosa poi avvenuta successivamente.

Alla manifestazione erano presenti tutti i capi di stato con più rilevanza nella scena europea e mondiale, tra cui anche il nostro Giorgio Napolitano, la Merkel e Putin, che nonostante le recenti divergenze con il presidente americano relative alla questione sull'Ucraina, ha vissuto la manifestazione in clima sereno.

"La Democrazia - dichiarava ieri Obama - nasce proprio da questo atto storico.

L'impegno dell'America per la libertà, l'eguaglianza, la dignità di ogni essere umano è scritto nel sangue di queste spiagge e durerà in eterno", e rendendo poi omaggio a tutti i soldati caduti ha precisato: "Tutto questo non sarebbe accaduto senza questi uomini disposti a perdere la vita per quealcuno che non avevamo mai visto.

Quando diventate cinici, quando perdete la speranza, pensate a questi uomini".

Un discorso di tutto rispetto che non merita altro da aggiungere, se non continuare ad avere fiducia nella diplomazia odierna, che tutt'oggi sta avendo risultati abbastanza soddisfacenti, affinchè episodi affini in futuro vengano tranquillamente prevenuti; ed è proprio grazie a questa che oggigiorno si riesce in un certo senso ad eliminare diversi tentativi di innesco a nuovi conflitti. Dalla guerra fredda ci è andata discretamente, perchè non continuare anche oggi e domani?