"Domenica alla Grande Jatte" è un evento culturale promosso dall'Associazione Oneiros che si svolge a Cagliari da diversi anni coinvolgendo persone di ogni età, sesso e nazionalità amanti dello stile vittoriano.

Parliamo ora con una delle organizzatrici principali, Claudia Cabitza, che è stata così gentile da rilasciarci un'intervista dove ci spiega l'origine dell'incontro, l'idea della sua nascita e realizzazione a Cagliari e le sue molteplici sfaccettature.

- Come è nata l'idea di organizzare un evento in Stile Vittoriano a Cagliari?

L'idea nasce dalla passione per quell'epoca e dalla voglia di sperimentare e organizzare un nuovo evento che coinvolga di volta in volta sempre un numero maggiore di persone e appassionati.

- La vostra Associazione si chiama Oneiros: da dove deriva questo nome?

L'Associazione si chiama Oneiros da Oneiroi: Morfeo, Fantaso e Fobetore. Queste divinità greche, figli di Hypno dio del sonno dell'antica Grecia, hanno il compito di inviare i sogni ai mortali e questa idea, cioè quella di regalare dei sogni, è più o meno quella che ci ispirò quando decidemmo di creare l'associazione.

- Da quanti anni si svolge l'evento? Da chi è partita l'idea e con quale obiettivo?

La prima Jatte avvenne nel 2011 in seguito ad un connubio di idee tra me, Claudia e Nicola (il mio ragazzo, allora ancora presidente dell'associazione), senza nessuno scopo in particolare e nessun obiettivo se non quello di divertirci e di regalare una giornata di spensieratezza alle persone che vi avrebbero partecipato.

- Perché il nome di "Grande Jatte"? Cosa significa?

"Un dimanche après-midi à l'Île de la Grande Jatte" è un quadro francese di G. Seurat del 1884,
abbiamo scelto quel nome solo perché l'atmosfera del quadro è ciò che volevamo ricreare con l'evento... anche se è un po' in controsenso visto che il quadro è francese ed invece il tema "vittoriano" dell'evento rimanda al periodo relativo al regno della regina inglese Vittoria.

- Voi organizzatori pensate che attraverso gli abiti vittoriani si possa raccontare e comprendere appieno quell'epoca?

Assolutamente no, anche perché la Jatte è un evento molto poco "storico"; ma a noi non interessa rivivere o ricreare storicamente il periodo, l'importante è che le persone si divertano.

- Come è venuta l'idea di associare agli abiti in stile vittoriano anche gli abiti steampunk e perché?

Beh. semplicemente perché lo steampunk si rifà proprio a quell'epoca e nonostante nasca come un genere letterario abbastanza attuale (il nome viene addirittura coniato nel 1980) nasce da scrittori dell'epoca Vittoriana come Verne e Doyle ma non solo, anche l'ambientazione è sovente proprio quella della Londra di fine ottocento.

- Come mai avete scelto proprio Cagliari come location per l'evento?

Era la location ideale, sia dal punto di vista della conformazione del parco (il lungo viale con in giardini a lato), sia dal punto di vista della posizione centrale.

- C'è stata una buona risposta da parte del pubblico che ha partecipato all'evento, sia in termini di numero di persone intervenute sia in termini di partecipazione delle stesse all'iniziativa organizzata?

Non abbiamo ancora contato le firme a dire il vero ma abbiamo finito due interi quaderni.

- Quali sono stati i vincitori del concorso relativo agli abiti a tema?

I vincitori di questa edizione sono stati:

Premio Giuria (sabato): Sara Serci, abito panna e oro, credo che un'elemento fondamentale nella scelta siano stati i bloomers (mutandoni) indossati sotto l'abito.

Domenica (ha votato il pubblico)

Vittoriano maschile: Carlo Rosas, il ragazzo vestito da carabiniere
Vittoriano Femminile: Delia Murgia, la ragazza con l'abito di carta
Steampunk Femminile: Giulakaos, la ragazza con la maschera antigas e il vestito blu e bronzo
Steampunk Maschile: Davide Meloni, il ragazzo con le ali e l'arco

- In futuro avete intenzione di riproporre l'evento a Cagliari?

Ogni anno.

- Se sì quali idee avete per migliorarlo e renderlo ancora più completo?

Per ora non abbiamo idee, ma verranno sicuramente con il tempo, in realtà solitamente nasce tutto per caso.
Sicuramente l'obiettivo primario è quello di fare dei gemellaggi con associazioni di altre regioni.


- La vostra organizzazione ha beneficiato di qualche tipo di finanziamento pubblico o privato per l'evento?
No nessuno, tutto quello che si fa lo si fa con le donazioni di chi espone e degli sponsor che ci aiutano.