Il Cantautore Umberto Napolitano il 18 ottobre 2014 si esibirà a "Live at Moon Theater" di Londra, dove la ciliegina sulla torta sarà la canzone dedicata a Papa Francesco, che per la prima volta sarà cantata a livello internazionale. Qualche sera fa, è stato anche personaggio misterioso su Rai Uno a "Thechetechete". Evidentemente qualche autore della Rai ha colto l'occasione per ripresentarlo dopo il successo di Volerò. Mons. Peter B. Wells della Segreteria di Stato Vaticana, sottoscrive ed invia la Benedizione Apostolica di Papa Francesco. La grafica del cd è curata da Don Mauro Manzoni, e il video da Natale Maroglio (Distintivo d'Oro con Rubino per 75 donazioni di sangue).

Il 24 settembre 2014 è prevista Udienza Generale con Papa Francesco, come vive tutto questo?

In modo sereno, perché so che mi troverò di fronte ad un uomo semplice, che saprà mettermi a mio agio con un sorriso e donarmi una carezza che ormai sta diventando il simbolo del suo apostolato.

Come mai ha inserito il "Rap" nella canzone?

Trovo che sia il modo più semplice per porre l'attenzione sul vero messaggio che la canzone vuole esprimere: un discorso, una breve lettera contenente la preghiera delle nostre aspettative, diretta all'uomo e al Ministro di Dio, affinché questi ne sia il tramite e postino per una consegna diretta al suo Destinatario.

Perché nel video non ha voluto mettere la sua immagine?

L'interprete non rappresenta il quadro, ma solo la cornice di un'opera ispirata e realizzata per esaltare la figura, e l'operato di un uomo di Dio al servizio dell'intera umanità. Quindi qualsiasi altra immagine, che non sia quella di Papa Francesco, non aggiungerebbe nulla, anzi molto toglierebbe.

Cosa si aspetta da questo progetto?

Mi riaffaccio sul mondo musicale, dopo più di un ventennio di assenza, dovuta ad una scelta da me effettuata in un momento particolare della mia vita. La mia speranza è quella di tornare nuovamente a rivolgermi ad una vasto pubblico, specialmente quello dei giovani, per riprendere a colloquiare ed interagire, provare a riaprire con l'aiuto della musica tulle quelle porte da troppo tempo chiuse alla speranza, per riaffermare in ogni momento che solo attraverso l'amore, non usato come slogan, ma nel vero senso del suo significato solidale ed affettivo, l'uomo possa sopravvivere ed evolversi in un mondo dove la globalizzazione ne ha accentuato difetti e carenze; quindi l'Amore con la "A" maiuscola, quello che Gesù ci ha insegnato e donato in cambio della sua stessa vita.