Le due vie del destino, il film di grande spessore umano uscito l'11 settembre. Una storia incredibile quella che il regista, Jonathan Teplitzky, racconta sulla vicenda di Eric, interpretato da adulto dall'attore Colin Firth. Tutto si svolge durante la seconda guerra mondiale nella Singapore che cade in mano dei giapponesi e con un esercito inglese che si arrende e che cade nelle mani del nemico. I soldati britannici prigionieri vengono trattati peggio di schiavi perchè di fronte alla sconfitta hanno preferito arrendersi che suicidarsi, come vuole il codice nipponico.

Eric, il ventunenne soldato britannico non si dà vinto e riesce con l'aiuto dei suoi amici a costruire una radio con la quale riceverà notizie fresche e veritiere sulle sorti del conflitto. Le forze alleate stanno vincendo e riferirà questo ai suoi compagni prigionieri, per rincuorarli. Ma verrà scoperto e per evitare che i suoi compagni paghino con la vita, coraggiosamente si fa avanti e si farà torturare. Durante la tortura dell'acqua alla fine parlerà, e riferirà all'aguzzino quello che ha appreso dalla radio, cioè che le forze alleate stanno avendo la meglio e che il Giappone è ormai in ginocchio. Non sarà creduto, tanto potente è la pressione della propaganda di guerra dell'apparato militare nipponico, e costoro aumenteranno la barbarie delle torture.

La storia ha inizio quando il soldato britannico è ormai un uomo adulto in preda ai tormenti dei ricordi. E tutto muove da un incontro fatale, quello con Patti interpretata da Nicole Kidman.

I due si amano immediatamente, si sposano, ma le angosce dei ricordi continuano a tormentare il povero Eric. Di fronte a lui subito compare l'istinto di vendicarsi.

E tutto il film si dipana nel tentativo di ritrovare quell'aguzzino che lo aveva sottoposto a torture indicibili. Ma quando sarà difronte a quell'uomo e potrà colpirlo con quello stesso bastone, il bastone, pure alzandosi, prenderà una traiettoria diversa. Eric saprà perdonare e riuscirà lentamente ad uscire dall'inferno che lo attanaglia.

Una storia di coraggio e di redenzione, tratta dall'omonimo romanzo edito Vallardi. L'aguzzino e la vittima diventeranno amici e Eric insieme alla sua Patti arriverà a vivere sino all'età di 93 anni coltivando una profonda amicizia col suo ex aguzzino. Una storia avvincente sui mali della guerra, raccontata con il piacere di verità dal regista Teplitzky. Le due vie che si profilano sono quelle della vendetta e del perdono. Sarà il perdono a prevalere e la vita del soldato britannico rifiorirà e si riaprirà alla luce. Un film da vedere, una grande lezione di regia e di vita.