Alcuni ricercatori estoni dell'Università di Tallin ritengono che i resti mortali di Vlad Tepes III, conte di Valacchia e fonte di ispirazione per la leggenda del vampiro "Dracula di Transilvania" sarebbe sepolto in Italia, a Napoli per essere più precisi. Le spoglie del conte potrebbero trovarsi in una tomba all'interno di una chiesa del capoluogo campano.

Vlad III fu principe di Valacchia e visse tra il 1431 ed il 1476. Fu membro del casato nobile rumeno dei "Drăculești", o Dracula - nome che potrebbe venire tradotto in italiano come "figli del drago".

Dopo la sua morte, il conte venne soprannominato "Vlad l'impalatore", per via della pratica di fare impalare i propri nemici dopo la sconfitta in battaglia. La leggenda del conte Vlad ha ispirato il celebre romanzo "Dracula" ad opera dello scrittore Bram Stoker.



Alla fine del 1476, Vlad venne sconfitto in battaglia dai Turchi ottomani, a Costantinopoli. Alcuni storici credono che sarebbe stato ucciso durante quella battaglia, con la sua testa portata come trofeo a Costantinopoli ed il resto del corpo ricondotto in Romania per essere sepolto.Ma non è la versione a cui crede l'archeologa dell' Università di Tallin, Erika Stella. La ricercatrice avrebbe affermato di avere scoperto "l'evidenza del fatto che il conte sarebbe stato riscattato come prigioniero dalla figlia Maria e condotto in Italia".





La ricercatrice è convinta che il vecchio conte sarebbe stato portato in Italia, a Napoli, dalla figlia Maria, adottata da una giovane e ricca donna della nobiltà napoletana. A Napoli dunque il conte Vlad morì nel 1476 e fu sepolto in una tomba nella chiesa di Santa Maria La Nova. Raffaello Glinni, avvocato napoletano, appassionato di archeologia, avrebbe confermato la posizione della ricercatrice estone.

All'interno della chiesa infatti si trova una tomba sulla cui superficie sarebbe disegnato un drago, simbolo dei Dracula, racchiuso tra due sfingi, simboli della città di Tebe, anche conosciuta come Tepes.

L'Università estone ha chiesto il permesso alla sovraintendenza ai beni culturali del comune di Napoli di potere aprire la tomba e procedere con le ricerche scientifiche. In attesa del verdetto, la suggestione è tanta ed a Napoli la presunta tomba di Dracula è già diventata una visitatissima attrazione.