Il film "L'ultima Luna - Garda by night", che abbiamo visto per voi, è ambientato sul lago di Garda, nasce da un'idea di Alberto Moroni, il regista e produttore, e di Umberto Napolitano. Insieme scrivono la storia e poi Umberto ne stende la sceneggiatura.
Due anni di lavoro intenso alla ricerca di sponsor, location e attori, per la maggior parte esordienti, disponibili a partecipare con l'entusiasmo di chi "si accontenta" ed è felice di far parte di un progetto bello ma con pochi mezzi a disposizione. Però alla fine l'emozione è stata grande, perché alla " prima " effettuata nella Sala Uci di Marghera, il 3 ottobre scorso, il pubblico intervenuto ha risposto commosso con un applauso ininterrotto di 10 minuti al termine della proiezione, un applauso scaturito spontaneo e che ha ricompensato tutti di tanto impegno e sacrifici.
L'ultima Luna, un viaggio crudo e reale nel mondo dei giovani, ripercorrendone debolezze, illusioni e delusioni. Il desiderio di emergere ad ogni costo, di non farsi sopraffare dalla cruda e fredda realtà, che quasi mai fa sconti e raramente offre qualche alternativa. Uno scontro fra generazioni, che col trascorrere delle immagini del film, si renderanno conto della necessità di cercare insieme dei punti d'incontro, perché solo insieme forse sono ancora possibili delle soluzioni positive.
Un film intenso nel significato, dove il bene e il male si scontrano nella battaglia finale, della durata di una fase lunare, che potrà decidere le sorti dell'intera umanità. Un film all'inizio crudo e violento mentre il male con soddisfazione mostra il degrado dilagante ad un inorridito bene che vorrebbe intervenire nelle situazioni più tragiche, ma che viene fermato per la legge del "libero arbitrio".
Il linguaggio iniziale, pur senza bestemmie, è volgare nei termini diventati ormai di uso comune, ma poi pian piano cambierà fino a che un giovane urlerà ad un vecchio "Ma come cavolo faccio a migliorare con tutto questo marcio attorno!.." e il vecchio gli risponderà calmo "Hai detto "cavolo", sei sulla buona strada ! ".
Un film diverso, specialmente per chi si aspetta il solito mix di azione e violenza dove le immagini scorrono veloci e lasciano poco tempo al pensiero e all'analisi, perché appagati da effetti speciali, tanto esagerati quanto esasperati.
Nell'ultima Luna, si immagina il pubblico che segue il tutto come rappresentasse l'anima di una società in coma che esce dal proprio corpo, lievita e si osserva dall'alto mentre annaspa sul proprio capezzale nell'incertezza se ce la farà o no a rientrare nel corpo o si addentrerà definitivamente nelle vie dell'ignoto per non tornare mai più indietro.
Immagini e suoni scorrono lenti, soppesati, riflessivi …
Varie storie si intrecciano … droga, prostituzione, corse clandestine, disagi familiari … ma alla fine il BENE avrà il sopravvento e il film si rilassa lasciando spazio a immagini di riscatto e redenzione. Un film naif, un film nuovo, un film diverso … un film più che da vedere e divorare morbosamente, un quadro da osservare confrontandosi e soppesandosi dentro, perché anche per ognuno di noi, senza rimedi o conversione, potrebbe essere veramente giunto il tempo de L'ultima Luna.
Il film si chiude con una partita di calcio fra calciatori schierati in formazione mista, ragazzi e ragazze insieme, e, dopo un grande messaggio finale lanciato dalla voce fuori campo di Alberto Moroni, seguirà il brano Volerò di Umberto Napolitano, che concluderà la storia accompagnando le immagini degli attori e lo scorrere dei titoli di coda.