Dopo pochi minuti dall'inizio dell'asta contemporanea tenutasi a New york vengono battuti i prezzi da Sotheby's (Casa d'aste del Regno Unito con filiali in tutto il mondo) per il "Carro" di Alberto Giacometti: 101 milioni di dollari. Il "Carro", considerato un trionfo dell'Arte moderna, è rimasto nella stessa collezione privata per oltre quattro decenni. Sotheby's descrive nel catalogo il "Carro" opera in bronzo che raffigura una divinità in piedi su un carro dalle grandi ruote, considerato un'icona dell'esistenzialismo e un faro di speranza per la generazione venuta dopo la Seconda Guerra Mondiale. Già nel 2010 venne pagato per 104 milioni di dollari un altro capolavoro di Giacometti, "l'uomo che cammina", un doppio primato dunque per l'artista svizzero di origini italiane.
Gli esperti si erano sbilanciati col dire che la Tête avrebbe dato un risultato intorno ai 45 milioni di dollari e, vista la storia di questa scultura, non c'è da stupirsi se si è arrivati a molto di più. Le restanti rare sculture in pietra che fanno parte della stessa opera appartengono invece a collezioni museali di rilievo, come il Metropolitan Museum of Art di New York, The Barnes Foundation di Philadelphia, la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou e il MoMA di New York. Per un quadro di natura morta con margherite e papaveri di Vincent Van Gogh stimato tra i 30 ed i 50 milioni di dollari è stato battuto invece per 61 milioni di dollari pagati da un collezionista asiatico. Il quadro che rientrava nella categoria "Impressionismo e arte moderna" è stato un pezzo forte della vendita. Il quadro di Van Gogh fu creato nella casa del suo medico in Francia pochi mesi prima di morire nel 1890 e fu uno dei pochi capolavori ad essere venduto durante la sua carriera,forse fu pagato al suo medico come compenso per prestazioni mediche.