Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, va in mostra alla Pelanda di Roma per la gioia dei sorcini, suoi fan da 40 anni. Arriva l'ora Zero, numero senza il quale i calcoli non si possono fare (a dispetto del suo sinonimo 'niente'), secondo una famosa battuta dell'artista romano. Per i suoi sorcini ma anche per la storia della musica italiana, Renato Zero resta un'icona pop, un poeta cantautore tanto sincero (per natura) quando ambiguo (per scelta). Al centro del suo mondo c'è l'amore per la favola, l'attrazione per il travestimento e il trucco, il gusto di reinventarsi, la voglia di creare una nuova identità virtuale secondo i propri sogni, desideri, aspirazioni.

Un tema sempre attuale, quello di Renato Zero, se pensiamo agli pseudonimi o nickname usati volentieri dai naviganti di Internet che, spesso - non considerando la difesa della privacy - desiderano creare un sé diverso da quello reale, misterioso, l'incarnazione di ciò che si vorrebbe essere al di là di ciò che si è. "Meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani" canta e recita Renato Zero.

La grande retrospettiva dedicata a Renato Zero mette in mostra e celebra un testimone del suo tempo, che non si discosta molto dalle altre generazioni perché ogni generazione porta con sé il poeta, il sognatore, il giullare, il circense, la maschera che libera istinti e sogni repressi nel recinto della realtà imposta spesso dalla società.

I 45 milioni di dischi venduti (60 album, oltre 500 canzoni scritte) da Renato Zero premiano un artista che porta sul palco musica e teatro, due forme d'arte che in origine erano inscindibili.

I sorcini di Renato Zero ma anche tutti coloro che vorranno conoscere più da vicino l'uomo e l'artista Renato Zero, alla Pelanda di Roma (nel cuore di Testaccio) potranno ammirare la suggestiva scenografia supportata da cinque aree hi-tech: offrirà una carrellata di note, immagini, sorprese e documenti inediti. "Zero", dal 18 dicembre al 22 marzo 2015, farà bella mostra di sé al Macro, Museo d'arte contemporanea di Roma. In questa mostra dedicata a Renato Zero potrete ripercorrere "i migliori anni" della sua vita, le varie tappe del suo successo.