Rock, progressive, blues, folk. Prendete questi elementi, mischiateli con un flauto traverso strapazzato da un frontman carismatico, dallo sguardo quasi folle e vestito con abiti trovati forse in un vecchio baule abbandonato, e troverete la formula magica dei Jethro Tull. Nome di una band leggendaria, guidata per anni dal padre padrone Ian Anderson, il pifferaio magico che suonerà venerdì 17 aprile al Linear4Ciak di Milano.

Le date - Sì, venerdì 17, perché il geniale Ian - nonostante gli abiti quasi da Medio Evo indossati per anni - a quanto pare è tutto meno che superstizioso.

E nel giorno porta sfortuna per eccellenza presenterà il suo spettacolo The Best of Jethro Tull & New Album "Homo Herraticus", un mix di classici della band britannica e di estratti dal suo ultimo album solista. Certo, gli anni passano anche per lui: la lunga chioma degli anni '70 è ormai solo un lontano ricordo e anche la voce ogni tanto risente del tempo. Ma il fascino per la sua musica e per la sua trascinante presenza scenica quello no, è sempre uguale.

Anche perché al buon vecchio Ian va riconosciuta una coerenza artistica poco frequente nel mondo della musica. E anche il suo ultimo album solista "Homo Herraticus" è di fatto - nei suoni acustici, nelle esplosioni musicali improvvise, arricchite dal flauto traverso capace di incorniciare ogni brano - un disco destinato a piacere ai vecchi fan dei Jethro Tull.

Quelli che andranno al Linear4Ciak soprattutto per immergersi ancora una volta nelle atmosfere senza tempo di album entrati nella storia del rock come "Aqualung", "Thick as a brick" e "Stand up".

E dal vivo di certo non mancheranno pezzi come "Locomotive breath", "Aqualung", "My God". E "Bourée", brano dove il flauto di Ian ha ricamato note diventate immortali.

"Too old too rock'n' roll, but too young to die", cantava molti anni fa Ian Anderson con i Jethro Tull, con la sua consueta vena autoironica. Di tempo da allora ne è passato molto e il pifferaio magico non solo è ancora vivo e vegeto, ma non sembra ancora abbastanza vecchio per il rock. Andate a vederlo, finché siete in tempo. Rimarrete ammaliati dal suo vecchio flauto magico.