Si intitola "Vero" il nuovo album di Guè Pequeno e non è un caso, perché il rapper milanese ci tiene a ribadire la sua verità. «È un disco pesante, come deve essere il rap. È una reazione ai palloncini colorati, decisamente troppo teen, del rap italiano di oggi» - dichiara, orgoglioso per essere riuscito non solo a rinnovare il suo contratto con Universal, ma per avere anche firmato con la celebre etichetta americana Def Jam Recordings. «Per prima cosa abbiamo avuto un contatto con la Def francese e da lì è nato tutto il resto. Vengo spesso accusato di voler fare l'americano e ora l'ho fatto per davvero!».



In "Vero" troviamo dei featuring importanti, come quello con il rapper francese Joke (in "Tu non sai") e con l'americano Akon (in "Interstellar"). «Il pezzo con Akon ha un'apertura più pop, perché non volevo torturate troppo l'ascoltatore, anche se bisogna ammettere che l'album precedente ("Bravo ragazzo") non aveva delle hit ma ha venduto comunque parecchio. Joke in Francia è uno dei rapper più fashion e la nostra collaborazione è nata in maniera molto naturale, presto gireremo un video insieme».

Poi Guè (il cui vero nome è Cosimo) parla del motivo per cui ha deciso di lasciare Milano per Lugano, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: «Amo il mio paese e tutti i miei fans sono qui, ma vivere l'hip hop in dimensione internazionale mi arricchisce e ispira.

Mi sento migliore di tanti e spesso questa scena mi sta stretta, perché indietro anni luce. Fare musica qui è frustrante perché ti trovi di fronte ai soliti meccanismi che vanno avanti da 20 anni, non sai nemmeno se tutte le radio ti passeranno. Ho buoni rapporti con i miei colleghi tanto che in passato ho collaborato con tutti.

Chiunque venda dischi ha cmq il mio rispetto, però credo più nell'hip hop che nel pop. Non sputo nel piatto dove ho mangiato, ma ora penso di fare quello che voglio».

E con la tv, che ogni tanto prova a "sedurlo", come la mettiamo? «All'Isola dei Famosi mi sono rifiutato di andare, anche perché l'unico personaggio veramente importante era Rocco Siffredi.

Tempo fa avevo fatto dei tre o quattro colloqui con il casting di X Factor per diventare giudice, poi però Fedez si è proposto e hanno preso lui, però se mi ricapitasse l'occasione la prenderei al volo. Lo ammetto: non sono portato per la tv, ma X Factor non è un talent trash (a differenza di altri!)».