A qualche giorno di distanza dal primo turno delle elezioni presidenziali francesi si continua a parlare di Brigitte Macron.

Lei, per quei pochissimi che non abbiano ancora sentito il suo nome, è la moglie di Emmanuel Macron, leader del nuovo partito politico En Marche! che ha fatto registrare il 24% dei consensi e il prossimo 7 maggio si confronterà con Marine Le Pen (forte del suo 21,3%). La sua viene considerata ormai una vittoria annunciata, non solo per via dei numerosi oppositori della sua concorrente (che secondo molti porterebbe a votare “il meno peggio”), ma anche per la sua immagine pubblica piuttosto forte.

Bello, giovane, brillante, di successo e disposto a tutto per amore come quegli eroi romantici da romanzo e/o film che piacciono tanto d'Oltralpe e non solo.

La love story con Brigitte

I due si conobbero nei primi anni '90 quando lui frequentava il liceo e lei, all'epoca quarantenne, era la sua insegnante di teatro. Inizialmente fu ammirazione, ma poi il sentimento si trasformò e diventò amore tanto che a 17 anni si dichiarò dicendo che un giorno l'avrebbe sposata. Brigitte però era già sposata con un tale André Louis Auzière, padre dei suoi tre figli (che poi la resero anche nonna di ben sette nipoti). Si trattò quindi di una relazione clandestina e, a detta di lei, mai consumata finché non divorziò nel 2006 per sposare Emmanuel, che nel frattempo era diventato un uomo molto in vista nel mondo dell'alta finanza e in seguito anche banchiere.

Brigitte dietro la svolta politica

Si dice sempre che dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna e questo pare essere l'ennesimo caso, dato che Brigitte non ha mai negato di essere stata la prima a incitare Emmanuel a darsi alla politica. Negli anni la consorte rimane sempre la sua più grande consigliera e lei lo segue orgogliosa nella sua scalata, accelerata negli ultimi anni che lo vedono diventare nell'agosto 2014 Ministro dell'economia, dell'industria e del digitale nel governo Valls II (uno dei più controversi della storia recente) e nel 2016 fondatore del movimento En Marche!, che l'ha portato fino alle presidenziali.

Al suo fianco in quasi tutte le uscite pubbliche c'è sempre “Bibi” (come viene chiamata dagli amici), che è diventato ormai un mito per le donne europee, in quanto vista come esempio di classe ma anche come l'esempio di chi ha avuto il coraggio di andare oltre alle convenzioni e di sposare chi amava veramente, al di là dell'età.

Inutile dire che ci stupisce vedere come questo faccia notizia anche al giorno d'oggi, dato che ormai le star (e non solo) ci hanno abituato a love story in cui lei è più grande di lui. C'è poi il gossip scatenato che parla anche di una presunta omosessualità del candidato all'Eliseo, che farebbero scendere Brigitte al gradino più basso della semplice copertura. E la domanda nasce spontanea: ma di Politica non si parla mai? Perché purtroppo tutti conoscono la vita privata di Macron ma quasi nessuno il suo programma, che in realtà andrebbe letto con molta attenzione, perché sarà quello ad influenzare i prossimi cinque anni dei francesi ma anche di tutti noi europei. E non è detto in positivo.