"La Sicilia è una terra che mi dà tanta energia, una carica che poi mi porto dietro. E' una terra che frequento da bambino e che continuo a frequentare non solo per le vacanze ma anche perché mi lega il rapporto con la grande letteratura che c'è in quest'isola: Leonardo Sciascia, Vitaliano Brancati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E' veramente un onore essere qui". Lo ha detto l'attore Sebastiano Somma intervenendo al Kaos dei Monti Sicani, il festival dell'editoria, della legalità e dell'identità siciliana nei giorni scorsi ad Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento, dove ha proposto il monologo “Il Principe di Salina” tratto da "Il Gattopardo" accompagnato dai maestri Mauro Carpi e Salvatore Graziano.

Teatro, Somma ad Alessandria della Rocca: 'La Sicilia mi dà energia'

"E poi - ha aggiunto l'attore napoletano - sto lavorando a un nuovo progetto che parla della Sicilia tratto da 'Uno sguardo dal ponte' di Arthur Miller, che racconta nel film la storia dei migranti siciliani a New York. Anche venire qui ad assorbire un po' i dialetti mi aiuta molto perché per lavoro sto cercando di imparare la 'calata' siciliana, che non è facile". Somma - che ritorna in teatro interpretando il ruolo del protagonista, Eddy Carbone, nella rivisitazione teatrale del film "Uno sguardo dal ponte" di Arthur Miller per la regia di Enrico Maria Lamanna - è da tempo legato alla Sicilia. Nel corso della sua consolidata carriera d’attore che lo ha visto protagonista di diverse fiction di successo per la tv, è stato tra l'altro protagonista di numerose produzioni teatrali, in ultimo nella stagione 2013-14 quando interpretò il professor Laurana, in “A ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia; nella stagione precedente aveva interpretato il capitano Bellodi de "Il giorno della civetta" per la regia di Fabrizio Catalano in scena anche ad Agrigento e Siculiana.

Letteratura, premio Kaos 2015 a Davide Camarronne per 'Lampaduza'

Ad Alessandria della Rocca, tra i Monti Sicani, nelle vesti del "Principe di Salina", Somma ha conquistato il pubblico dando voce a uno dei testi più rappresentativi della cultura siciliana durante la serata conclusiva del premio letterario "Kaos 2015" vinto quest'anno dal giornalista Rai Davide Camarrone per "Lampaduza" (Sellerio).

"Ha trasportato la cruda cronaca degli sbarchi di Lampedusa - si legge nelle motivazioni della giuria presieduta da Giacomo Pilati - in romanzo civile, coniugando l'indignazione per l'artificioso spettacolo della migrazione con il senso di smarrimento dei testimoni. Un senso di colpa - si legge ancora - che le parole riescono ad assolvere attraverso interrogativi senza tempo".