Tra poco uscirà il nuovo racconto di Silvestra Sorberadal titolo “La guerra di Piera”. L' autrice, dopo “Vita da sfollati” e “Sicilia” (tutti editi con la casa editrice digitale Lazy Book) ritorna ancora una volta a parlare di donne forti e di amore. I tre racconti si susseguono in linea temporale, nel primo “Vita da sfollati” il protagonista Biagio racconta la sua storia d'amore con Mita nel 1943, la seconda guerra mondiale, lo sbarco degli alleati. Con "Sicilia" si fa un passettino avanti, la protagonista che porta il nome dell'Isola potrebbe essere la figlia di Biagio e Mita.

Lei è una ragazza ribelle che vive il boom economico con dei genitori che hanno fatto la guerra e la fame, e tra poco presenterà la sua nuova protagonista Piera che vive negli anni settanta, è una donna libera ma avvolta nel pregiudizio.

Ecco qualche anticipazione che l'autrice ci regala in anteprima con questa intervistaa cura di Nives Berraso

Silvestra, con Piera parli di un tema forte: l'eutanasia

Si, Piera è in fin di vita, sta morendo e soffre, accanto a lei una suora cerca di confortarla ma, personalmente non credo che il dolore (fisico o morale) avvicini l'uomo a Dio e così Piera chiede un fine vita dignitoso, per se stessa ma anche per tutte le persone che soffrono e aspettano solo che l'agonia finisca.

Piera ha vissuto tutta la sua vita in guerra. Da qui il titolo?

Ha dovuto lottare per tutto, per l'amore, per la famiglia, ha elemosinato briciole d'affetto, briciole che non ha trovato perché ha pagato a caro prezzo le sue scelte. Non dico altro anche perché l'ebook deve ancora uscire e non voglio rovinare la sorpresa.

Con Sicilia hai annunciato una seconda indagine per il Commissario Livia, è vero?

E' vero. Livia tornerà a torturare i suoi sottoposti ma ci vuole ancora un po' di tempo prma dell'uscita del libro.

Qualche anticipazione?

Bene diciamo che si scopriranno molte cose di lei, del suo passato che questa volta ritorna prepotente, un passato con il quale deve necessariamente fare i conti, per chiudere le sue ferite ma anche per risolvere il caso che si sviluppa nel corso delle pagine.

Ancora omicidi?

No, questa volta non muore nessuno...o almeno così pare.