E' una mostra di notevole interesse storico ed archeologico quella che il Comune di Milano, insieme alla casa editrice Electa,ha allestito nelle Sale di Palazzo Reale e che rimarrà aperta sino al 10 Gennaio.
Una mostra voluta per allinearsi ai temi dell' Expo 2015, pronta a dimostrare quanto il mondo naturale abbia ispirato l'arte di tutti i tempi e anche l'arte antica. E d'altronde i 200 pezzi, suddivisi in sei sezioni, con opere che vanno dal VIII sec. A. C. sino al II sec. D. C., provenienti dall'Archeologico di Atene, dal Kunsthistoriches Museum di Vienna, dal British di Londra e dal Luovre di Parigi, con un allestimento pregevole, è già un contenitore allettante per godere della bellezza delle opere e rivisitare quei miti che costituiscono la struttura portante della cultura greca e romana.
La mostra è curata da Gemma Sena Chiesa ed Angela Pontrandolfo mentre l'allestimento di Francesco Venezia vuole seguire nuove strade per allestimenti di mostre di carattere archeologico.
Viaggio nelle sue sei sezioni
Al suo ingresso vasi greci dentro bacheche di cristallo, immagini di Halimos e Komaris, 440 a.C., sono due giovani che remano su una barca prossima alla riva, una preziosa statuetta di Afrodite, la sezione aurea con le corone d'oro, grandi e bellissime, molto più avanti, vasi bellissimi, affreschi parietali, ninnoli da giardino come gli oscillum e una miriade ancora di vasi e statuette.
Visitarla non solo è un godimento per gli occhi, ma è l'occasione per ritrovarsi a tu per tu con i miti greci, come quello della Dea Demetra e di Persefone o con quello di Ifigenia, e quello relativo al ratto di Europa, perché proprio le vicende narrate da questi miti vengono rappresentate sulle pareti dei meravigliosi vasi esposti.
Il mito di Demetra e Persefone e gli oggetti più preziosi
Ricordiamo almeno quello della dea Demetra. Demetra è la dea della Terra, ma Persefone, sua figlia, mentre gioca con le compagne viene rapita da Ade, il Dio degli Inferi, che si era innamorato di lei. Demetra disperata la cerca per ogni dove fino a che non approda ad Eleusi in Attica.
Intanto viene a sapere che la figlia è stata rapita da Ade, dunque supplica gli Dei affinchè sua figlia le venga restituita. Gli Dei, impietositi arrivano a convincere Ade a lasciare Persefone almeno per un periodo temporaneo e prima che costei possa di nuovo ritornare dalla madre le fa assaggiare un chicco di melograno. Quando Demetra rivede la figlia la felicità arriva al culmine e la terra ritorna a rifiorire e a produrre frutti, ma non sa che la figlia, avendo mangiato un chicco di melograno, dovrà fare ritorno negli Inferi.
Così ecco che anche la terra, condividendo il dolore di Demetra, è condannata a vivere con la luce e il sole, ma solo sei mesi l'anno, perchè per gli altri sopraggiungono impeterriti l'autunno e l'inverno.
Inmostra è possibile ammirare il famoso 'Vaso Blu' realizzato con vetro secondo la tecnica del cammeo, sono presenti le corone d'oro, segni di riconoscimento ed onorificenza, realizzate con foglie di edera, mirto, alloro, ulivo a seconda della divinità beneaugurante, rispettivamente Dioniso, Afrodite, Apollo, Atena ed Eracle, e affreschi parietali di area pompeiana.
All'esterno Orticola ha realizzato un modello di Viridarium, con le specie più famose della macchia mediterranea.Magnifico anche l'affresco relativo alla tomba del tuffatore ( risalente a V secolo a.C.) e il pilastrino col tralcio di vite.Insomma nel cuore di Milano accanto ai preziosissimi oggetti di provenienza greco romana, anche un angolo di paradiso allestito per l'occasione.