Come un fulmine a ciel sereno, in data 24 novembre 2015 è stata innescata la scintilla che darà poi sicuramente sfogo ad un imponente meccanismo mediatico in merito ad uno dei blockbuster più attesi per il 2016. I Walt Disney Studios hanno da poche ore pubblicato il primo trailer ufficiale inerente al sospiratissimo Captain America: Civil War. Inoltre, proprio il giorno successivo ne è uscita la sua edizione fresca, fresca doppiata in italiano per la gioia degli scalpitanti fan del franchise supereroistico. Il film verrà proiettato nel nostro paese a partire dal 4 maggio del prossimo anno, addirittura 48 ore prima rispetto alla data prevista per la sua distribuzione statunitense.

Dietro alla macchina da presa ritornano i fratelli Anthony e Joe Russo, i quali avevano già dato un’ottima prova nel precedente Captain America: The Winter Soldier. Mentre per la stesura dello script sono stati riconfermati gli sceneggiatori del capitolo precedente Christopher Markus e Stephen McFleey. A quanto pare, in questo Captain America: Civil War non si farà solamente un consistente riferimento alle passate vicende che si sono sviluppate nella pellicola incentrata su la figura del Soldato d’Inverno, ma anche alle conseguenze sorte dai fatti di Avengers:Age of Ultron, stringendo, così facendo, con ancor più forza le maglie interconnettive del Marvel Cinematic Universe.

Civil War, sì ok, ma in che modo?

La paura è che le potenti implicazioni socio-politiche e sulle libertà civili che avevano reso epico il crossover fumettistico scritto da Mark Millar e disegnato da Steve McNiven fra il 2006 ed il 2007 siano inconsistenti nel suo adattamento cinematografico. Dalle immagini infatti, si evince che non ci saranno molti personaggi della versione cartacea.

Non ci sarà una nuova Stamford (Connecticut). E non ci sarà nemmeno la famosa esplosine in pieno centro della città poco fa menzionata (con le centinaia di vittime che ne conseguono) ad opera del supercriminale Nitro, in quanto provocato da un gruppo di inesperti eroi che stavano girando un reality show supereroistico, ovvero i New Warriors.

Di certo verrà mantenuto intattoil decreto “dell’Atto di Registrazione dei Superumani”. Tuttavia, il movente che porterà a varare l’atto, ossia la cattura del Soldato d’Inverno, da quanto si è potuto vedere sembra piuttosto flebile. La preoccupazione, è che questa non riesca a dimostrarsi una ragione abbastanza solida per gli estremi dell’emissione di un decreto di tale portata.

I toni che ci vengono suggeriti all’apparenza sono ancora quelli del thriller politico privo di battutacce eccessivamente puerili come in The Winter Soldier e la regia dei Russo pare puntuale e palpitante, senza lasciare nulla al caso nelle scene action e più adrenaliniche. Cinonostante il rischio è di ritrovarci a maggio, alla fin fine difronte ad una semplice baruffa fra superamici di vecchia data, tralasciando una visione più ampia delle motivazioni che hanno spinto i supereroi a dividersi in due fazioni avverse.

Per di più, il simpatico Spidey(Spider-Man)probabilmente non si smaschererà davanti a tutto il mondo come nel ciclo narrativo di Millar, e ricoprirà oltretutto, quasi di sicuro, una parte poco più che marginale nell’economia della storia rispetto alla trama originaria, rinunciando ad un altro importantissimo tassello di questa saga marvelliana… Forse i fautori del Marvel Cinematic Universe hanno accelerato eccessivamente i tempi per manipolare una così complessa opera fumettistica?