Cavalcando l’onda del grande successo riscosso dalla rivisitazione in live action delle favole classiche più popolari, che a tutti noi, almeno una volta, i nostri genitori o i nostri nonni, ci hanno raccontato da bambini prima di addormentarci sotto le coperte, la Walt Disney Pictures, assieme alla Tim Burton Production, alla Roth Films ed alla Team Todd, hanno colto l’occasione al volo adattando per il grande schermo Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, il romanzo del 1871 del noto scrittore inglese Lewis Carroll. Per la sua uscita nelle sale italiane dovremmo aspettare ancora sino al 25 maggio del 2016.

Intanto vi potrete fare un’idea di Alice attraverso lo specchiospulciando il primo trailer esteso ad esso dedicato, pubblicato ufficialmente dalla casa di Topolino a partire dal 5 novembre 2015.

Tim Burton ci riprova, ma questa volta esclusivamente come produttore

Concepito come seguito del film del 2010 Alice in Wonderland, alla stregua del suo precursore, Alice attraverso lo specchio trae soltanto spunto dal passato operato di Carroll. Difatti, egualmente alla pellicola di cinque anni fa, anche qui, la sceneggiatrice Linda Woolverton (già sceneggiatrice di Alice in Wonderland) erige un racconto originale ed inedito che ha ben poco a che fare con il libro a cui è ispirato, eccezion fatta per il titolo e per i suoi personaggi.

La stessa Alice non ha sette anni come figurava nel racconto originario, ma è una giovane donna che nella vita di superficie ripercorre le orme lavorative del defunto padre. Inoltre, a differenza dell’opera del 1871, il fulcro della vicenda non riguarda la lotta per la conquista del trono del regno di Sottomondo, ma verte sui viaggi temporali di Alice necessari per recuperare e salvaguardare la “moltezza” del Cappellaio Matto.

Quindi, se il vostro intento fosse quello di andare al Cinema per rivivere la storia come venne pensata dalla fervida immaginazione di Lewis Carroll, incorrereste in un grosso equivoco.

Alla regia non risulta più Tim Burton (in questo caso nelle vesti soltanto di produttore), al timone sostituito da James Bobin, direttore di scena nel 2011 del pupazzesco lungometraggio I Muppet e del suo sequel del 2014 I Muppets 2 – Ricercati.Nel film ritornano Mia Wasikowska, Johnny Depp, Anne Hathaway ed Helena Bonham Carter nei panni rispettivamente di Alice, il Cappellaio Matto, la regina Bianca e la regina di Cuori.

A rinfoltire il cast è stato scelto l’eccentrico Sacha Baron Cohen nella parte dell’antagonista Tempo, un ruolo che a vedere dalle prime immagini sembra tagliato appositamente per la sua follia di interprete.

A quanto pare, pur essendoci stato un cambio di regia, l’impressione è che la magica stilistica burtoniana e la sua divertente ironia del macabro siano state preservate, amalgamate con i vivaci colori del Paese delle Meraviglie. Tuttavia, quello che maggiormente preoccupa è il rischio che gli autori abbiano voluto ripuntare un’altra volta, come in Alice in Wonderland, più sulla magnificenza delle immagini e del formato 3D, che sulla costruzione narrativa, rendendolo un film limitato ad un pubblico preadolescenziale, per la noia dei più grandi.