'Le cose che non ho' è questo il titolo del nuovissimo album di Marco Mengoni, in uscita venerdì 4 dicembre. L'album risulta essere ilsecondo capitolo del progetto discografico iniziato con l'uscita di 'Parole in circolo', nonché la chiusura di 'una playlist in divenire'del cantautore ventiseienne di Ronciglione. "Sono vicino a chiunque abbia lottato per migliorare la nostra civiltà" dichiara il giovaneartista durante una breve spiegazione nella quale afferma l'intento di voler proseguire la sua carriera anche al di fuori dell'Italia, trascrivendo i suoi testi in altre lingue."E' stato un periodo creativo molto lungo che vorrei continuasse" spiega Marco ribadendo di aver fatto tutto il possibile per rendere i due dischi il più equilibrati possibile tra loro.

Un Mengoni sempre insoddisfatto di sé

Il cantautore italiano afferma di aver sempre messo il cuore in tutte le sue canzoni, ritrovandosi però a mettersi in discussione ed a rovinare tutto il lavoro fatto. La strada che ha deciso di intraprendere assieme al produttore discografico,Michele Canova, lo ha portato ad una crescita continua ed al continuo cambio di direzione. Proprio perché considera la musica come un "mezzo per crescere" afferma di non potrà mai ritenersi del tutto soddisfatto.Ritiene inoltre di essereun "testardo che va avanti sempre con l'obiettivo di superarsi" e sarebbe un suo desiderio, una sua speranza, che il pubblico con il quale sta intraprendendo questo cammino e tutti i suoi fans non si lascino perdere questo suo "difetto che alla fine diventa sempre un pregio".

Un autore vicino a chi ha lottato per migliorare "la nostra civiltà"

Ciò che più ci colpisce di Marco è il suo modo di rivolgersi al prossimo, cercando sempre e costantemente di inviare messaggi a coloro che ascoltano le sue canzoni, definendosi inoltre molto vicino alle persone che hanno sempre lottato nel tentativo di migliorare questa nostra civiltà, "comeMartin Luther King o Gandhi". C'è però una cosa che, a suo dire, lo infastidisce e lo innervosisce molto: la mancanza di tempo per riuscire a godersi il presente.Come se non bastasse l'aver fatto risvegliare un bambino dal coma.