In questo periodo, nel pieno del dibattito sui matrimoni civili e le adozioni anche per le coppie gay, potrebbe esservi utile, per chiarirvi ulteriormente le idee, andare a vedere nel teatro più vicino a casa vostra la commedia "Quei due". Sul palco, due attori dalla lunga e consolidata carriera come Tullio Solenghi e Massimo Dapporto, nei panni di una attempata coppia omosessuale.

Benché ci siano alcune analogie con "Il Vizietto", "Quei due" è uno spettacolo meno chiassoso, meno divertente, meno dinamico. Tutti questi meno, non permettono allo spettatore il massimo dell’appagamento, ma di certo aiutano a consegnare un racconto più veritiero delle dinamiche di coppia.

Questa commedianon è un testo inedito. Negli anni ’60 fu portata in scena da Paolo Stoppa e Renzo Ricci. Al cinema giunse nel 1969 con due attori del calibro di Richard Burton e Rex Harrison (titolo originale Staircase). In entrambi i casi, il giudizio di pubblico e critica non fu clemente. Che sia questa la volta buona?

La trama

Londra, anni ’60. Charlie è in febbricitante attesa dell’arrivo della figlia che non vede da trent’anni, esattamente da quando ha divorziato dalla prima moglie e ha iniziato a vivere con Henry. Anche quest'ultimo non vede l’ora di conoscere la ragazza, ma Charlie non vuole presentarlo alla figlia - non subito almeno - visto che la giovane è all'oscuro della relazione del padre.

Henry, infastidito, ricorda a Charlie di avergli dato un tetto sotto cui vivere e un mestiere. Charlie replica che, se non lo avesse sedotto, avrebbe avuto spazio per dedicasi alla sua carriera d’attore invece di ridursi a fare il barbiere in un negozio che cade a pezzi.

A complicare ulteriormente le cose, e ad aumentare i battibecchi tra i due, giunge una lettera di convocazione in tribunale.

La colpa di Charlie è di essersi vestito da donna in un locale e aver lanciato sguardi ammiccanti verso un giovane poliziotto. Ad Henry toccherà perdonare anche questo ennesimo colpo basso del compagno.

Da notare

L’ingenuo mascheramento di Charlie, a quell’epoca, poteva costare ben due anni di galera. Sembra davvero assurdo a pensarci adesso.

Per fortuna, abbiamo fatto dei passi avanti, ma ci sono ancora oggi degli Stati in cui l’omosessualità è un reato.

Ma cosa spaventa? Cosa c’è poi di così diverso? La vita di coppia, che sia gay o etero, è tutta un gioco di compromessi, d’abitudine, di voglia di libertà e paura di restare soli. Henry non fa una vita diversa da tante donne che restano, non si sa bene perché, aggrappate a degli uomini bugiardi e traditori. Come non provare tenerezza e rabbia per queste vittime dell’amore e della solitudine? Henry, però, ha un dramma ulteriore. Mentre le altre possono vivere le loro relazioni alla luce del sole e fregiarsi del titolo di mogli, il protagonista di "Quei Due", fuori dalla porta di casa, non è nessuno per Charlie.

Non può presentarsi per quello che è, non può girare mano nella mano con il suo compagno, se non vuole finire in galera. Per non parlare dei figli. Motivo di gioia per tanti, sogno impossibile per Henry.

Prossime date:

Gennaio:29, 30, 31 a Catania (CT).

Febbraio:Dal 2 al 7 Torino (TO) - 10 Guastalla (RE) - 11 Mezzolombardo (TN) - 12, 13, 14 Lugo di Romagna (RA) - 16, 17, 18 Verona (VR) - 19 Belluno (BL) - 20 e 21 Prato (FI) - 23 Castelnuovo Garfagnana ( LU) - 24 Portoferraio (LI) - 25 Pegognaga (MN) - 27 e 28 Figline Valdarno (FI).

Marzo:Il 9 e 10 Pescara (PE) - 11 Porto S. Elpidio (FM) - 16 Conegliano (TV) - 17 Jesolo (VE) - 18 Cordenons (PN) - 19 Tolmezzo (UD) - 20 Casarsa (PN) - 22, 23, 24 Thiene (VI) - 29 Jesi (AN) - 31 Milano (MI).

Aprile:Dall'1 al 17 Milano (MI) - 19 La Spezia (SP) - 20 Asti (AT) - 21 Vigone (TO).