Nonostante Totò Riina sia rinchiuso in carcere da anni, si continua a parlare di lui. Questa volta attraverso il figlio invitato e intervistato da Bruno Vespa nel programma "Porta a Porta". Il figlio di Totò Riina, ovvero Salvo Riina, avrà la possibilità di promuovere il suo libro e avrà l'opportunità di farlo attraverso un servizio pubblico finanziato dai contribuenti, mentre, come sottolinea Anzaldi, deputato Pd e segretario in Commissione di Vigilanza Rai, quasi sempre i figli delle vittime della mafia sono abbandonati dallo Stato e relegati al silenzio.

Anzaldi infuriato non accetta le dinamiche della puntata

In un'intervista riportata da Repubblica Anzaldi non nasconde il proprio disappunto e la propria rabbia per la scelta di Bruno Vespa. "Io sono di Palermo. A me questa cosa fa male all'anima", sono queste le parole del deputato Pd. Anzaldi si rivela infuriato e aggiunge che è inaccettabile offrire uno spazio promozionale e un ritorno commerciale attraverso un canale tv pubblico al figlio di uno dei boss più pericolosi al mondo, capace di sciogliere un bimbo nell'acido all'interno della "camera della morte" inventata da lui stesso. Anzaldi, inoltre, se la prende con Campo Dell'Orto e Maggioni, colpevoli di aver concesso l'organizzazione della serata senza avvisare la Commissione di Vigilanza.

Non è la prima volta, infatti, che la trasmissione Porta a Porta utilizza tematiche sensibili per ottenere un maggiore share, dando vita ad episodi del genere. Prima della polemica attuale, la trasmissione di Bruno Vespa era già stata accusata di concedere spazio, spesso, a persone poco meritevoli o comunque di dar troppa attenzione a scenari spiacevoli.

Solamente negli ultimi tre mesi, nel programma Porta a Porta su Rai 1 abbiamo assistito, infatti, prima al funerale dei Casamonica e successivamente ad un'intervista al padre di Manuel Foffo, nel giorno in cui il figlio veniva arrestato per omicidio, ora si concede uno spazio promozionale al rampollo della famiglia Riina. Un po' troppo, tutto questo, per Anzaldi. E certamente, non solo per lui.