Lei, la protagonista, si chiama Emma De Tessent. A sentirlo così, con quella doppia emme e quella doppia esse – senza contare quell’aristocratico ‘De’ che pare pretendere almeno il gesto di un baciamano – pare un nome destinato a grandi cose. Potrebbe essere. Ma non in questa storia. Non in quest’occasione. Emma De Tessent è, per ora, una stagista. Ma, prima di essere una stagista, è una ragazza che fa parte di un gruppo famigliare. Emma è particolarmente versata, oltre che per il lavoro che svolge, per l’attività di sostegno alle figure che gravitano nella sua parentela.

La ragazza vive con la madre. Divide con lei l’appartamento, giacché quest’ultima è rimasta vedova. Ha una sorella, Arabella, e si occupa di buon grado delle sue due nipoti. Il romanzo ‘Non è la fine del mondo’ è stato pubblicato il 26 maggio 2016.

I sogni di Emma

In linea di massima, i sogni della ragazza seguono due linee. La prima riguarda la sua attività. Emma è stagista presso una casa di produzione cinematografica. La ragazza è una trentenne che ormai da tre anni s'impegna in maniera importante per poco: una paga scarna e un ufficio condiviso. Ma la speranza è veramente l’ultima a morire. Emma resiste finché riesce. Poi, si rende conto che, il contratto finale al quale giustamente aspira, si allontana dal suo orizzonte.

La seconda linea è più legata al suo modo di essere. Ama le storie d'amore vendute in edicola – forse, perché vorrebbe vivere anche lei una di quelle storie – e, altro sogno, fantastica di possedere un villino romantico con il glicine.

La crisi

Purtroppo, per Emma – ma per buona parte delle persone è così – i sogni sono solo un progetto: la loro realizzazione è tutt’altro discorso.

Il contratto non c’è. Le storie d’amore vendute in edicola restano solo delle parole scritte da romanzieri speranzosi. Il villino romantico col glicine deve aspettare una vincita fortunata per essere acquistato. Che cosa rimane alla delusa Emma? Be’, si potrebbe dire che, il villino adornato di glicine nella periferia con l’aria buona, in un qualche modo muta le sue sembianze e si trasforma.

Si trasforma in una piccola sartoria. Un luogo, quest’ultimo, che accoglie Emma, la quale si appassiona a cucire completini per bimbi. Un luogo che profuma di tradizioni, di legno chiaro. Un posto sicuro per una ragazza che sta vivendo un momento delicato della sua vita.