Pubblicato il volume 'Uruguay e Italia' e presentato durante la cerimonia di incontro con l'ambasciatore dell'Uruguay Gastòn Alfonso Lasarte Burghi presso l'Istituto professionale 'Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale' (Villacidro) nella giornata di ieri 4 giugno 2016. Presenti le autorità, i sindaci dei comuni di Arbus, Villacidro, Guspini, Sanluri.
Uruguay e Italia, l'opera
'Uruguay e Italia. Nella terra due radici comuni di due Paesi lontani' (Centro Studi Sea) nasce da un accordo siglato il 3 febbraio tra il Consolato dell'Uruguay a Cagliari e l'Istituto professionale 'Alessandro Volta' di Guspini e l'Istituto Agrario di Turrighedda (Villacidro), e proprio gli studenti di quest'ultimo si sono resi promotori attivi della ricerca di elementi in comune tra i due stati, lontani circa 11.000 km, ma che si è scoperto avere impensabili somiglianze, a partire dalla flora e dalla fauna, dalla lingua, alla religione, dalla letteratura alla matematica.
Continui echi tra Sardegna e Uruguay, che il volume evidenzia in tutti i IX capitoli: continue corrispondenze che gli alunni della I, II, V A e II B hanno ricercato sotto la guida del prof. Martino Contu, console onorario dell'Uruguay. I rapporti tra il Regno Sardo e l'Uruguay erano infatti tali che a Torino, il 29 ottobre del 1840, i due Paesi firmarono un 'Trattato di amicizia, commercio e navigazione': 'Desiderando sua Maestà di Sardegna e la Repubblica orientale dell'Uruguay consolidare le relazioni di buona intelligenza [...] agevolare e stendere le loro mutue relazioni di commercio [...] aprire delle negoziazioni onde concludere un trattato'. L'importante accordo tra Sardegna e Uruguay prevedeva la commercializzazione di ogni tipo di oggetto e mercanzia, inclusi i prodotti naturali e industriali, ad eccezione dei prodotti utili al contrabbando di guerra, come cannoni e fucili e quei minerali che potevano essere utilizzati per costruire armi.
L'art. 1. stabiliva 'Ci sarà pace e amicizia perpetua fra sua Maestà il Regno di Sardegna e la Repubblica Orientale dell'Uruguay e fra i sudditi di ambi i paesi senza eccezione di persona o di luogo'. L'accordo venne firmato qualche anno dopo l'avvio di relazioni diplomatiche tra i due Paesi, quando l'Uruguay, già negli anni Venti, era divenuta meta di numerosi cittadini sardi.
E proprio dalla consapevolezza di ciò che lega Italia e in modo particolare la Sardegna nasce l'opera, un'idea del prof. Martino Contu e accolta con grande entusiasmo dai docenti e dagli studenti dell'Istituto Agrario di Turrighedda.
La cerimonia di incontro dell'ambasciatore dell'Uruguay Gastòn Alfonso Lasarte Burghipresso l'Istituto Agrario di Turrighedda ha permesso di far conoscere il lavoro nato da un progetto ambizioso ma concluso con alti risultati, un contributo importante tanto nell'utilizzo delle competenze degli studenti quanto nel favorire la ricerca, la scoperta, l'apprendimento attivo e la sedimentazione dei contenuti, con l'obiettivo di diffondere i propri risultati e farsene promotori.
'Intendo rappresentare il lavoro dei nostri studenti attraverso gli occhi di un ipotetico immigrato del Medio Campidano che alla fine dell'800 si reca virtualmente in Uruguay. Durante il suo viaggio [...] scopre un paese con un territorio [...] pianeggiante e ricco d'acqua adatto all'agricoltura e all'allevamento. Scopre l'esistenza di varie specie spontanee del Mediterraneo Rioplatense che richiamano alla sua mente alcune specie della macchia mediterranea sarda. Incontra anche il Ceibo, conosciuto come 'pianta del corallo', il cui fiore è emblema dell'Uruguay. In una pausa del suo faticoso viaggio a Montevideo conosce alcune persone e insieme festeggiano [...] con una bevanda chiamata 'mate' [...]' - scrive nella presentazione al volume 'Uruguay e Italia' il Responsabile della sede di Villacidro Ignazio Cau - il nostro immigrato infatti si sentiva solo, ma il mate 'lo fa sentire un po' a casa', facendogli ricordare la pausa caffè. - Continua - Galleria foto.