Si tratta di una rivelazione che in pochi ne potevano essere a conoscenza e proprio ieri 6 novembre sotto le telecamere del Maurizio Costanzo show la ex porno attrice rivela dei dettagli importanti, inerenti alla sua vita e quella di suo figlio oramai 24enne Ludwig Koons, avuto dalla breve relazione con lo scultore Americano Jeef Koons. Una vicenda che riporta l'attrice a quando suo figlio venne portato via dal padre quando si trovavano negli Stati Uniti d'America.

Storie di una mamma che ha combattuto per suo figlio

Si tratta dell'argomento a cui Maurizio Costanzo ha dedicato proprio la prima puntata del suo show, di ritorno su Canale 5 proprio dopo anni di assenza.

Nella serata andata in onda ieri, erano presenti personaggi e comuni e vari nomi celebri per raccontare le proprie storie personali, tra cui Mara Venier, l'attore Salvatore Esposito di Gomorra la Serie, Vanna Marchi accompagnata dalla figlia e proprio Ilona Staller accompagnata dal figlio 24enne Ludwig Koons.

Una querela da 5 milioni di euro di risarcimento

Quella che ha raccontato Ilona Staller ieri sera, è una storia che ha portato la ex porno attrice ha lasciare spazio al suo istinto materno, ed ha combattereper avere con sè suo figlio e nello specifico della vicenda, per farlo è stata costretta a violare la legge e letteralmente rapire il proprio figlio strappandolo al padre Jeef Koons. Il rapporto tra Cicciolina e l'ex marito Jeef Koons non è mai stato di quelli idilliaci, infatti la lo storia è durata davvero pochissimo e la vicenda che vede protagonisti i due coniugi e l'allora infante Ludwig Koons, ha come scena principale una richiesta di risarcimento danni da 5 milioni di euro avanzata da Jeef Koons nei confronti di Ilona Staller, poichè quest'ultima dichiarò attraverso un quotidiano, che il marito fosse uno psicopatico, vicenda che finì con un risarcimento di 80mila euro circa, proprio come riferito dalla Staller parlando con Maurizio Costanzo.

Ilona Staller ha raccontato di essere stata costretta, quando si trovava in America e a seguito di una battaglia legale, a prendere il proprio figlio e letteralmente rapirlo per poi portarlo in Italia. A suo dire, unica soluzione per avere giustizia, visto che in America, dove tutt'ora è ancora bandita, non avrebbero eseguito un processo serio a causa di pregiudizi dovuto al suo lavoro.