Inaugurata il 29 ottobre presso la Sacrestia Monumentale della Basilica di San Marco di Milano la mostra dedicata alle opere del pittore Giuseppe Ayna, artista informale, che presenta la sua ultima produzione pittorica attraverso la Fondazione Mudima.
La mostra è allestita in una delle chiese di Milano, la Basilica di San Marco, che conserva opere di altissimo valore artistico, come l'ultimo affresco recentemente scoperto e restaurato del Luini, e opere di Palma il Giovane. Il luogo presso cui la mostra è stata allestita è già di per sé dunque carico di bellezze artistiche con documenti significativi del 500 e del 600.
La visita di questa mostra non passa inosservata nel panorama delle attuali esposizioni presenti in questi giorni a Milano e non lo è perchè il colore che usa il pittore produce agli occhi di chi osserva una vibrazione preziosa ed insieme calda. Un po' come un buon bicchiere di Chianti, entra nel cuore e nell'anima, lentamente, e lentamente la riscalda. Ed insieme al calore l'osservatore prova quel piacere che solo la vista del rosso porpora di broccato dei paramenti sacri produce.
Breve descrizione delle opere di Ayna
Quadri come Dopo un temporale (2015), Il Kimono di Mister Ho (2015) o Dedicato aShimpei Kusano e alle sue rane (2015)piacciono perchè preziosi e carichi di appeal sono proprio i verdi smeraldo, i rossi carminio e i rosa shocking che l'artista usa.
Ma oltre a piacere per quella preziosa materia cromatica che in essi è presente, riescono ad attirare lo sguardo perchè quelle superfici piatte in realtà creano vortici di luce e le campiture,dagli effetti volutamente antichi, producono profondità impensate nella differenza tra gli spazi dei colori vivi e quelli coperti da una patina di nero e marrone.
Così quell'immagine, non figurativa in tutta la sua evidenza, e capace di galleggiare nei bordi scuri che solitamente ingabbiano i tanti ovali e rettangoli che il pittore dipinge, ecco farsi spessa e materica, ecco acquisire rilievi e plasticità, attraverso bordature luminescenti che accentuano la preziosità delle tele e insieme scandiscono gli spazi e ispessiscono le profondità.
Le immagini che il pittore Ayna riesce a creare sulle tele passano sui nostri occhi come richiami di antico e prezioso, e l'uso inedito di un colore profondo e chiaroscurale scandisce i passaggi e rende il tutto poetico e straordinariamente fuori dal comune.
Piace questa pittura moderna, con l'uso antico e tridimensionale del colore, piace perchè i rimandi ai grandi pittori non figurativi americani sono echi lontani persi in composizioni in cui il colore sprigiona tutta la sua forza all'improvviso, costipato nelle gabbie di spesse cornici di nero e grigio per cui quello che sembra moderno, modernissimo invece rinvia verso cromatismi di gusto medievale e quasi fiammingo e nordeuropeo.
La mostra rimarrà aperta sino al 13 Novembre nei locali della Sacrestia Monumentale della Basilica di San Marco,in Piazza San Marco 2 a Milano, organizzata dalla Fondazione Mudima e l'ingresso è gratuito.