Il regista riesce sempre ad avere successo, anche sul piano editoriale, con libri che affascinano il pubblico e che propongono ogni volta personaggi e figure da inserire o quantomeno da utilizzare in ambito cinematografico.

Grande regista ma anche ottimo scrittore

Paolo Sorrentino, già vincitore del premio Oscar con La grande bellezza, come miglior film straniero 2014, e ai vertici del successo grazie a The Young Pope, presenta ora una raccolta di vicende personali, una serie di storie, dipinte dalla sua abilità nello scrivere e raccontare.

Il tutto è poi ben 'inquadrato' dagli scatti in bianco e nero del grande fotografo Jacopo Benassi.

Gli aspetti irrilevanti, edito dalla Mondadori, è una vera e propria galleria dove al posto dei quadri vengono proposti degli schizzi o delle immagini piu o meno elaborate di esistenze alquanto diverse tra loro.

Sorrentino passa abilmente dall'impostazione ironica e talvolta farsesca a visioni quasi drammatiche, ma pur sempre condite con almeno un po' di arguta satira.

In tutto ciò comunque il regista nonchè scrittore non dimentica mai che ci sono elementi comuni che unificano la dimensione esistenzale dell'uomo, aldilà di rigide differenziazioni e catalogazioni.

Del resto Paolo Sorrentino ci aveva già abituato bene anche sul piano letterario, se si pensa che il suo primo libro Hanno tutti ragione, uscito nel 2010 ed edito dalla Feltrinelli, era stato finalista al Premio Strega.

Nel libro avevamo assistito al debutto letterario di quel Tony Pagoda, cantante neomelodico partenopeo, ispirato a Antonio 'Tony' Pagoda, interpretato dal grande Toni Servillo in L'uomo in più, diretto da Sorrentino nel 2001.

Sempre a questo originale personaggio si era ispirato il regista napoletano nel libro dal titolo Tony Pagoda e i suoi amici, edito dalla Feltrinelli.

Una bella raccolta di racconti uscita nel 2012.

Ma torniamo direttamente al nuovo libro di Sorrentino.

Gli aspetti irrilevanti presenta 23 storie curiose quanto stimolanti per la nostra riflessione.

C'è Emma, una viceportiera di un palazzo di Napoli, ma anche Elsina Merone, una miliardaria un po' particolare, poi troviamo Peppino Valletta, cantante di piano bar in cerca di amore, ma anche Linda Giùgiù che vince sempre a poker, Salvatore Varriale, un boss camorrista, Enza Condé, una grande scienziata, e tanti altri.

I vari personaggi ricordano alcune figure che il regista napoletano ci ha proposto nel suo capolavoro, La grande bellezza. Lo stile di Paolo Sorrentino in ambito letterario è del resto in perfetta sintonia con quello dei suoi film, senza dicotomie tra i due ambiti.