Un benestante pensionato francese amante dell'arte in generale e dei bozzetti in particolare si trovava in soffitta a frugare tra vecchie carte accumulate dal defunto padre. In una delle giornate trascorse a curiosare, ricordare i bei tempi e ad ammirare strani disegni gli capita tra le mani una particolare bozza che somigliava a San Sebastiano.
L'ignaro medico si era limitato a preparare una cartelletta con vari fogli interessanti con l'intento di andare a Parigi e fargli vedere a un esperto d'arte.
Quando è arrivato alla casa d'aste Tajan, vicino all'Opera, il direttore Thaddé Prate non credeva ai suoi occhi.
Davanti a se aveva il secondo disegno che il Maestro stava religiosamente dedicando al Santo.
Le tracce sono di un mancino
Monsieur Prate non aveva dubbi ma ha voluto assicurarsi ulteriormente chiamando un secondo esperto, Patrick de Bayser. Il quale ha confermato le tracce mancine e una serie di scarabocchi sul retro, tipiche di Leonardo.
Non soddisfatto Prate si è messo in contatto con Carmen C. Bambach in persona, una conservatrice di dipinti spagnoli e italiani presso il Metropolitan Museum di New York. Il parere della specialista non tarda in arrivare. -”Il trattamento con la piuma, l'inchiostro utilizzato e la calligrafia sul retro del foglio costatano di essere un originale del da Vinci”-
Inoltre, aggiunge che il disegno risalirebbe al periodo milanese, tra il 1483 e 1495, quando Leonardo iniziava a lavorare sulla “Vergine delle Rocce”.
'Potrebbe vale oltre 15 milioni'
Si tratta di un disegno originale di 19 x 15 che raffigura San Sebastiano, una delle otto riproduzioni del martire di Diocleziano e citate nel Codex Atlanticus custodito a Milano nella Biblioteca Ambrosiana.
Un Leonardo Da Vinci autenticato e valutato dalla specialista più famosa al mondo, la Bambach assicura che racchiuso in una cornice antica e adagiato su un adeguato cavalletto l'opera potrebbe andare all'asta per 15,8 milioni di euro.
Un ritrovamento che risale al marzo scorso e tenuto in gran segreto, così come il nome e l'indirizzo dell'anonimo fortunato proprietario.