Ritorna dopo l'apprezzato 'Tiroide' (Gorilla Sapiens edizioni), e sempre per i tipi del simpatico scimmione il trentenne autore costiero Marco Parlato con il suo ultimo 'Racconti scelti per pesciolini d'argento' (pagg. 112, euro 12.50) che lo aveva segnalato all'attenzione delle scritture in corso. Ora Parlato dopo un'esperienza a Mantova è di stanza a Foligno, ma non ha dimenticato il suo passato universitario romano. Un giovane è chiuso nel suo bilocale - che non è suo - ma della signora Baldacci che lo 'stolcheggia' con manicaretti ed altro.

Il giovane tecnico che si guadagna la vita confezionando video di matrimoni non ha tempo però per liason d'interesse: deve terminare il filmato di un matrimonio che ha prodotto. Anche perché il conto in banca langue ed a volte quando la proprietaria di casa - maliarda d'interesse - non se ne occupa lei c'è bisogno di riempire il frigorifero.

Come passa il tempo il nostro? Cerca di catturare e di ridurre a deserto dei Tartari una massa informe di pesciolini d'oro che infesta la sua stanza. In realtà questi pesciolini d'oro sono solo metafore di brandelli di vita che il nostro ha perso. Le metafore erano il pane di vita della ragazza Clara che traduceva dall'azero romanzi pieni di figure retoriche antisovietiche aspettando che il sole uscisse di nuovo o cambiasse una situazione geopolitica nemica delle libertà individuali.

Altro ricordo che assilla il nostro freelance di immagini altrui è quello dell'ex coinquilino, il brasiliano Abèl: "per lui non era tanto importante ascoltare, ma comunicare, dimostrare di essere bene inserito nel contesto". Il brasiliano che si esprime per formule infesta la memoria amicale del nostro, ma solo Cesare il nuovo coinquilino lo aiuterà a staccarsi dai fantasmi del passato: "Perché questi depositi - di memorie, ndr - possono sopravvivere per anni , fino al momento in cui i cimeli, da ricordi diventano ingombri. Allora la rimozione può essere completata definitivamente". Una buona scrittura generazionale aspettando prove più convincenti.