San Valentino viene considerato il primo patrono della festa degli innamorati, celebrata il 14 febbraio.
La vera identità del vescovo martirizzato Valentino risale al 197 a.c., quando fu nominato vescovo dal Papa San Feliciano, diventando poi il protettore dell'amore.
L'evento che ha consacrato tale figura storica a questo ruolo essenziale prende origine dalla leggenda che narra di come il vescovo Valentino fosse stato il primo religioso a celebrare l'unione tra un legionario pagano e una giovane cristiana.
Morì martire, dopo aver dedicato l'intera sua esistenza a diffondere il messaggio cristiano nella città di Terni dove era originario, e dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù.
San Valentino come festa degli innamorati
Per associare il Santo Martirizzato di Terni alla celebrazione degli innamorati, è necessario fare un salto temporale nel Medioevo. Infatti secondo alcune tesi accreditate si reputa che la festa degli innamorati abbia avuto origine a partire da un'opera del poeta inglese Geoffrey Chaucer (1343-1400), che nel suo poemetto "Parlamento degli Uccelli" associò la ricorrenza del 14 febbraio al fidanzamento tra il re Riccardo II d'Inghilterra e Anna di Boemia.
La nascita delle "Valentine"
La prima "Lalentina", ovvero la lettera che tutti gli innamorati si scambiano a San Valentino, per esprimere il proprio amore risale al 1400. Secondo la storia, Carlo d'Orléans, detenuto nella Torre di Londra dopo la celebre Battaglia di Agincourt (1415), scrisse la sua prima "Valentina" alla moglie, per rassicurarla del suo amore.
Nel 1800 ci sono testimonianze di "Valentine" nei paesi anglosassoni, come scambio di bigliettini d'amore dalle sagome più romantiche che vanno dai cuori, alle colombe fino a Cupido.
La festa degli innamorati diventa una celebrazione a livello commerciale solo a partire dalla metà dell'Ottocento, quando negli Stati Uniti il commerciante Esther Howland cominciò a produrre bigliettini d'amore di San Valentino su scala industriale. Nacque così il commercio di bigliettini amorosi, che soltanto in seguito vennero aggiunti a cioccolatini o fiori, come dono per San Valentino.