Ci troviamo nel cuore dell'Amazzonia e non sulle aride pianure di Nazca in Perù, dove ormai quasi tutte le persone appassionate di storia antica e di archeologia conoscono i famosi disegni visibili dall'alto.

Nessuno si aspettava di poter trovare oltre 450 grandi figure geometriche disegnate sul suolo. Chi tracciò questi immensi disegni, fù costretto a suo tempo, a disboscare grandi aree di quest'antica foresta.

La scoperta

A scoprire questa grande opera d'arte il lavoro d'equipe guidato dalla professoressa Jennifer Watling facente parte del l'università brasiliana di San Paolo, la sensazionale scoperta è stata pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (PNAS).

Questi immani tracciati vennero ritrovati inizialmente negli anni ‘70, studiati poi più attentamente alcuni decenni dopo; i cosiddetti i geoglifi di Acre, la regione del Brasile che ospita appunto quest’area archeologica al confine con il Perù, sono realizzati da ampi disegni realizzati con dei piccoli muretti di pietre. Si tratta generalmente di figure geometriche, semplici e basilari come quadrilateri e cerchi con ampiezze che possono arrivare anche a trecento metri di larghezza.

L'area archeologica

L’area che interessa questa scoperta è estesa su una superficie di 13.000 chilometri quadrati.

Gli studiosi al lavoro su quest’importantissima scoperta, non hanno ancora potuto datare con certezza questi lavori che al momento posizionano in uno spazio temporale variabile fra i 3000 ed i 1000 anni di età.

Grazie ad attenti campionamenti di suolo, nei pressi di questi geoglifi, gli scienziati hanno potuto scoprire le varie specie vegetali che hanno popolato l’area negli ultimi 6000 anni.

Ecologia primordiale

Notevole ciò che gli archeologi hanno compreso studiando a fondo l’intera zona e cioè che in un periodo che va tra i 2300 ed i 1400 anni fa, gli abitanti della zona, modificarono drasticamente l’aspetto del territorio appiccando numerosi incendi al fine di disboscare parte della foresta e realizzare un’area libera dalla vegetazione per poter realizzare questi glifi e mantenere l’area pulita.

Questo dimostra, dicono gli studiosi, che le antiche popolazioni che vivevano queste aree sapevano controllare la crescita e l’avanzamento della vegetazione anche attraverso l’utilizzo di altre piante, come le palme in questo caso, le quali erano considerate importanti da un punto di vista economico.

Si tratta di una scoperta importantissima per la comprensione della storia del sud America dicono i ricercatori.