Una domanda sempre attuale quella sulle origini del Carnevale. Molti credono fermamente che le radici di questa ricorrenza siano da ricercare nelle tradizioni della fede Cattolica, ma più in generale Cristiana, in quanto la parola Carnevale che deriva dal Latino, indicava all'epoca il ricco banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale, (il famoso martedì grasso) , subito prima del periodo di astinenza e digiuno imposto dalla Quaresima (periodo di penitenza ed astinenza della liturgia Cattolica).
A testimonianza di questo basti pensare che tale ricorrenza si festeggia in tutti i Paesi del mondo a maggioranza di fede Cattolica.
Dall'Italia al Brasile, dalla Germania alla Colombia in questo giorno il mondo si unisce in unico momento di gioia, di festa e colori dimenticando le differenze politiche, culturali ed economiche che normalmente dividono.
Oggi il Carnevale è questo: un evento folkloristico in cui si mescolano tradizione e divertimento dando vita ad uno spettacolo unico.
Protagonista della festa è il travestimento; la maschera che permette a chiunque per qualche giorno, di trasformarsi nel personaggio dei propri sogni. Ma l'origine del travestimento ha origini antichissime che risalgono ai Saturnali romani, che durante il periodo Domiziano si svolgevano dal 17 al 23 dicembre. Durante questo ciclo di festeggiamenti si sovvertiva l'ordine sociale così gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente uomini liberi ed il princeps (una sorta di caricatura della classe nobile estratto a sorte tra la plebe) poteva vestire con buffe maschere e colori sgargianti (colori degli Dei).
Esso rappresentava la personificazione di una divinità infera protettrice di defunti, campagne e raccolti. La credenza che tali divinità vagassero in corteo per tutto il periodo invernale per vigilare sulle terre incolte a causa delle condizioni atmosferiche, favorendone i raccolti durante la stagione estiva, è quindi l'antenato delle nostre attuali sfilate e cortei di carri e maschere.
Ecco spiegato come il Carnevale è in realtà un crocevia tra antico e moderno, tra Pagano e Cristiano; il punto in cui sacro e profano si mescolano così tanto da non capire quale sia confine e dove uno si prende gioco dell'altro. Moltissimi sono i Paesi Cattolici e Cristiani in cui si festeggia questa antica tradizione, tra i più importanti ricordiamo quello Brasiliano, immagine simbolo nel mondo per la sua magnificenza, quello di Montevideo (Uruguay), l'Apokries greca con la massima esibizione di Patrasso, il Carnevale Albanese di Korca, Elbasan e Shodra con le classiche sfilate mascherate, il Fastnach tedesco dove si gustano le trasgressioni carnevalesche più famose d'Europa ed ovviamente quello Italiano.
Nel Bel Paese molte sono le città che vantano una lunga e rinomata esperienza, dal suggestivo Carnevale Veneziano a quello di Viareggio con i famosi carri allegorici e maschere raffiguranti personaggi famosi nel campo della politica, cultura o spettacolo, fino al Carnevale di Ivrea, unico nel suo genere grazie alla rinomata Battaglia delle Arance. Si possono contare invece sulle dita di una mano i Paesi che vantano la tradizione carnevalesca pur non sposando la religione cristiana, come l'ortodossa Moldavia, la Maslenitza Russa (che normalmente si svolge a marzo) e la cosmopolita Inghilterra con il folkloristico Carnevale di Notting Hill. Questo spettacolo che ha avuto origine dagli immigrati caraibici, in particolare quelli di Trinidad, dove la tradizione carnevalesca è fortemente radicata, è diventato oggi un evento globale capace di riunire i gruppi provenienti da diversi Paesi quali Afganistan, Kurdhistan, Bangladesh, FIlippine, Bulgaria e Caraibi in un unica grande festa. Qualsiasi siano le vere origini del Carnevale, l'importante è ciò che oggi rappresenta questa festa: un momento di gioia, condivisione ed unione di grandi e piccini