Un’intervista molto interessante a solleticare la curiosità dei fan questa mattina a Radio Deejay. L’ospite è un vero e proprio figlio d’arte, nato da una grande violinista, che egli descrive come intransigente musicista. Si tratta di Ermal Meta, nome pagano che significa ‘Vento di montagna’, terzo classificato a Sanremo 2017.
- “Io sono andato senza aspettative lì, perché avere aspettative in un calderone del genere è stupido secondo me” afferma con grande umiltà il giovane musicista, come ancora ignaro di aver rischiato seriamente di vincere la 67° edizione del Festival della canzone italiana.
La Rivelazione del Festival 2017
- “Si può dire La Rivelazione del Festival, perché Gabbani comunque era la rivelazione già l’anno prima, la Mannoia è la Mannoia, insomma c’è stato un momento in cui hai rischiato anche di vincere” gli fa notare Linus, nome d’arte di Pasquale Di Molfetta, conduttore di Radio Deejay, nonché membro della giuria di qualità di Sanremo 2017. Confessa, infatti – “Ti posso dire? Io ho votato per te, una volta rimasti in tre e anche tanti altri!”
Per Ermal la finale è stata già una vittoria
Anche all’Ariston bisogna far la gavetta e come fa notare Linus, quello di Ermal Meta è un successo arrivato tardi, dopo diverse eliminazioni a Sanremo. Il giovane cantautore aveva, infatti, già preso parte al Festival della canzone italiana, altre tre volte: nel 2006, nel 2010 e nel 2016.
Nel 2017 riscuote per la prima volta un successo senza precedenti, complice anche il brano sublime “Vietato morire”. -“Per me il Festival si è chiuso quando sono usciti i 16 ed io ho visto che ero in finale!”.
La cover "Amara Terra mia" la vera Svolta
Linus riconduce la svolta di Ermal Meta nel Festiva 2017 al Premio per la migliore cover con “Amara Terra mia” di Domenico Modugno.
Una scelta ambiziosa e molto impegnativa. Ermal confessa di essersene reso conto solo dopo, e di averla cantata con poche ore di sonno fra la paura e l’emozione di non saperne essere all’altezza. Inaspettatamente, sono, invece, arrivati, poi, il Premio e la telefonata di Franca Gandolfi, moglie di Modugno, per i complimenti.