Domani 21 marzo alle ore 15.30 presso il liceo scientifico "Severi" - via d'Orsi 5 a Castellammare di Stabia - ci sarà una lectio magistralis del prof. Guido Baldi già docente dell'Ateneo ed autore anche del testo edito dalla napoletana Liguori "Pirandello ed il romanzo". Sarà proprio il genio agrigentino ad essere al centro della lectio che verterà sul tema "Pirandello, le macchine, il cinema: i Quaderni di Serafino Gubbio operatore".

Dopo il saluto della dirigente scolastica del "Severi" Marcella Sannonne e del primo cittadino stabiese Antonio Pannullo l'evento sarà presentato dalle due organizzatrici Antonella Lipardi - docente di latino presso il classico "Plinio Seniore" - e Carmen Matarazzo la presidentessa dell'ass.

"Achille Basile, La ali della lettura", padrona di casa perché vicepreside del "Severi". Il romanzo di Pirandello uscito nel 1915 dopo il decollo industriale dell'Italia offre un quadro critico lucidissimo degli effetti negativi della modernità, introdotta dal trionfo delle macchine. "Serafino Gubbio" è uno dei romanzi pirandelliani più trascurati ed a torto. Baldi è autore di una delle letterature della casa editrice torinese Paravia (gruppo Pearson Italia), - quest'anno ha cambiato nome in "I classici nostri contemporanei" - che ha raggiunto il traguardo dei due milioni e mezzo di ragazzi che si sono sudati la maturità sulle loro pagine.

'Un record - sottolinea la direttrice editoriale Roberta Formento - sia per il numero complessivo di adozioni sia per la longevità del manuale, nato nel 1993'.

Baldi lavorò sette anni per prepararlo e dal 1993 il testo si è arricchito di foto, ma è rimasto fedele all'abbondante massa di testi antologici che lo caratterizzò agli inizi: Foscolo, Pirandello, Montale, ma anche per la letteratura odierna, la Ferrante, Piperno, Saviano. Ed una particolare predilezione per i romanzo di Michele Serra. "L'ultimo 'Gli sdraiati' è molto divertente" ci dice l'autore. La lettura è forse la chiave che farà sopravvivere la letteratura.