Se state pensando al solito foodporn o ad una carrellata di brioches photoshoppate siete fuori strada. Quella che troverete da domani sul profilo Instagram contemporary.rome è in tutto e per tutto una mostra d'arte contemporanea. Croissant, anzi #croissant, con l'hashtag, date le circostanze, del celebre dolce del mattino ha solo il nome e i tempi di lievitazione; 56 ore infatti sono quelle previste per la durata dell'evento, che consisterà nella pubblicazione di un'opera dell'artista Gabriele De Santis ogni ora a partire dalle 11 di domani mattina.
Classe 1983, romano doc, da sempre De Santis usa l'arte come uno strumento per decifrare l'epoca in cui stiamo vivendo, ma anche se stesso: basti pensare al Self-Portrait del 2009, in cui si ritrae infilando una t-shirt sopra un subwoofer acceso, che vibra a ritmo con i battiti del suo cuore. Oltre ad un indiscutibile debito con il mondo dell' hi-fi, il suo portfolio consta anche di disegni, fotografie e oggetti ibridi dall'aura pop.
Un esempio? Le colonne corinzie montate su pattini in linea dell'opera Untitled del 2014. Un'arte che mescola suggestioni dal mondo della street art e dall'ambiente skater, rovine classiche e rave party; per non parlare di una debolezza manifesta per il cibo.
Un indiscutibile mix di simboli dell'estetica contemporanea associati nelle combinazioni più improbabili e difficili da digerire,
Il social come spunto di riflessione ma anche nuovo spazio espositivo
Al di là del giudizio di gusto Gabriele De Santis si presenta come l'artista più adatto per testare una delle prime mostre su Instagram della storia: tre anni fa aveva già manifestato il suo interesse per il mondo degli smartphone e dei social network con una serie di quadri che celebravano il ritorno in auge della scrittura nell'era della messaggistica istantanea.
Una serie di segni di punteggiatura enormi, incorniciati al centro di una stele di marmo, che potevano essere letti sia come un monumento all'ortografia sia come la sua pietra tombale.
Hashtag ed emoticon invece, protagonisti assoluti delle conversazioni digitali, hanno attratto l'artista per la loro istantaneità comunicativa e la loro estrema capacità di sintesi.
Con opere come L'Ultimo Samurai, una tela dotata di ruote, con un semplice hashtag riprodotto su fondo blu, o Can't take my eyes off you, un dipinto che raffigura due emoticon intente a rilassarsi per un drink sotto un ombrellone, De Santis comunica senza troppi giri di parole il disagio creato dall'improvvisa esplosione della velocità in una civiltà tradizionalmente lenta.
Nelle sue opere si confondono cultura alta e cultura popolare, classico e contemporaneo, kitsch e concettualismo. Cosa ci si può aspettare quindi da una mostra intitolata #croissant? Per ora una sorpresa l'artista ce l'ha già anticipata: ha consacrato Instagram, già usato dagli artisti come portfolio virtuale e da case d'aste e collezionisti per la compravendita di opere, da galleria fotografica a vera e propria galleria d'arte.