Dal 13 aprile al 22 Maggio 2017, presso il Palazzo Ziino, in Via Dante a Palermo, sarà possibile visitare la straordinaria mostra dell'artista palermitana Claudia Uzzo, intitolata "Stranacarne".

Un collage di Arte e cinema

La mostra raccoglierà 50 opere, realizzate con tecnica mista, in una rassegna di lavori eseguiti tra il 2004 ed il 2016.

I collage sono frutto di una miscellanea di tecniche che vanno dalla pittura, alla stesura su carta e cartone di segni grafici e altre tecniche molto particolari, usate nel settore cinematografico.

Le opere raffigurano scenari onirici, quasi spettrali, che rappresentano, in chiave fortemente femminista, l'immaginario notturno della donna.

Una sensualità aggressiva, potente, grottesca e noir, velate da un folto velo di mistero, che viene veicolata dal sogno.

Una dimensione impalpabile e travolgente che si riassume in immagini multisfaccettate di corpi, volti, elementi di diversa natura che vanno a comporsi in un puzzle polidimensionale che stimola la curiosità e affascina per l'originalità.

L'impronta cinematografica si riconosce, anche grazie ai materiali cartacei utilizzati, attraverso la probabilità e la rivelazione tattile della composizione, quasi ci si trovasse di fronte ad un set scenografico work in progress.

Un affascinante tuffo nelle scene di "Via col vento", con i suoi costumi e le ambientazioni novecentesche, il cyberpunk style della indimenticabile pellicola di "Blade Runner", e, a tratti, anche qualche leggero riferimento al più recente noir "Sin City".

Uno spazio multisensoriale di forte impatto visivo e grafico che può certamente trascinare l'osservatore all'interno di un universo immaginario, irreale, onirico e fortemente passionale.

Un viaggio sulla macchina del tempo dei sensi che attraversa epoche antiche fino a raggiungere dimensioni futuristiche e cibernetiche, quasi fantascientiche.

Biografia e lavori di Claudia

Claudia nasce e studia a Palermo, specializzandosi in design e arredamento di interni.

È molto conosciuta a Palermo, in particolare tra il popolo dei cinefili, perché ha a lungo lavorato con Daniele Ciprì e Franco Maresco come sceneggiatrice ed aiuto regista.

Ha scritto le sceneggiature di documentari quali " Io sono Tony Scott", " Belluscone" e "Gli uomini di questa città io non li conosco", nonché in teatro continuando a coltivare la sua grande passione per le arti figurative alle quali ha iniziato a dedicarsi più approfonditamente a partire dagli anni '80.