Durante un video girato il 21 Marzo 2017, a conclusione di un concerto, gli Elii hanno comunicato che il concerto del 21 Maggio al Mediolanum Forum viene rimandato al 19 Dicembre 2017 e come un fulmite a ciel sereno, hanno dichiarato che la storica band fondata da Stefano Bellisari, in arte Elio, terminerà la sua attività con questo tour “definitivo” che sta un’enorme riscontro di pubblico in giro per l’Europa.

La storia degli Elii

Come detto, Elio e le storie tese è una band che ha visto gli albori tra i banchi della classe di Stefano Bellisari del Liceo Scientifico Einstein di Milano fra il 1975 e il 1980.

Il loro nome deriva da una frase del compianto Freak Antoni degli Skiantos che, nel disco Mono, disse “C’ho delle storie pese”, mentre il nome “Elio” fu affibbiato da Luca “l’architetto” Mangoni e Marco Conforti, fratello di Sergio alias “Rocco Tanica”. Nel 1988 già giravano i primi bootleg, registrazioni dal vivo,delle esibizioni in giro per Milano, tra cui quelle allo storico Zelig.Successivamente sono stati protagonisti delle stagioni d’oro insieme alla Gialappa’s band per arrivare al pubblico nazionale con “La terra dei cachi” a Sanremo con cui ebbero un successo spiazzante. Gli Elii si fecero strada nel tempo ed ebbero un grandissimo riscontro di pubblico, specialmente quello composto dalle nuove generazioni.

Degli elio e le storie tese è difficile pensare che possano essere etichettati come band demenziale, viste le performance dal vivo di livello altissimo e la grande preparazione dei componenti, capaci di scrivere pezzi che la musica pop italiana neanche pensa. Più che un blockbuster musicale, gli Elii rappresentano un pezzo di storia della musica italiana per preparazione e per testi che di demenziale hanno davvero poco.

Basti pensare alle performance ai Festival di Sanremo a cui parteciparono sia da concorrenti che da ospiti. Proprio nell'edizione in cui erano ospiti e alla conduzione del dopofestival, furono in grado di salire sul palco e proporre Largo Al Factotum tratto dall'opera di Gioacchino Rossini "il Barbiere di Siviglia", che lasciò a bocca aperta e fece divertire anche l’orchestra del Festival.

Ma tornando al video in cui si parla della “fine” della band, gli Elii stanno facendo sul serio o è una burla delle loro? Sicuramente fans e addetti ai lavori sperano nella seconda opzione, anche perchè non vedere nuove creature nate da questo storico gruppo, sarebbe una grande perdita per la cultura italiana, fatta di tanti artisti usa e getta e pochi progetti duraturi nel tempo.