È stato un “crescendo”, per dirla in termini di musica, il concerto dell’11 luglio del maestro Ennio Morricone, una passione interiore che va aumentando fino all’"Ecstasy (of gold)" quando si ha il piacere e la possibilità di ascoltarlo dal vivo. Una sorta di scienza esatta, la sua, a seguito della quale si tornerà stupiti e felici, felici della vita e del fatto che cose come questa siano possibili da contemplare.

Il maestro in Campania come 'ouverture' del programma 'Un'estate da Re'

Il progetto “Un’estate da Re” si è aperto decisamente in grande e se è vero che “dulcis in fundo” allora, a meno che il Maestro non decida di tornare a chiusura conquistando di nuovo i 4000 spettatori a serata, questa sarà sicuramente l’eccezione che conferma la regola.

Morricone si è esibito accompagnato dall’orchestra Roma Sinfonietta e dal coro del Teatro Verdi di Salerno, ad arricchire poi invece due interventi differenti : delicato e puntuale, tradizionale l’accompagnamento del soprano Susanna Rigacci e invece pieno di passione, tormentato e accorato insieme, forte quello di Dulce Pontes, la solista portoghese che non è affatto nuova nell’affiancare il maestro.

Tanti i classici del maestro, tante anche le opere che non aveva mai suonato dal vivo e che si sono rivelate al pubblico campano nelle serate dell'11 e del 13 luglio : il Maestro ha diretto in terra campana infatti in queste due date che sono inserite nel suo tour "60 years of music", celebrativo del sessantesimo anno della propria carriera, e che vede inserite, tra le altre, numerose date italiane oltre a quelle attesissime europee.

Un tour che si prospetta diverso dagli altri, più intimo forse. Rivelatore di nuove opere ma della stessa grande, immensa personalità del Maestro. Poter ascoltare Morricone dal vivo è come poter entrare nell’anima della vita, nelle viscere della natura, nella fioritura del mondo e dei sentimenti. Ci si ritrova ad ascoltare il suono della forza, quello della malinconia e quello dell’amore.

Ci si ritrova a trattenere letteralmente il fiato, a non respirare nel bel mezzo di un brano che ti toglie il respiro e ti vorrebbe far urlare di gioia.

Morricone è un’esperienza, una lezione di vita

Si ascolta la sua musica e si ascolta la scienza, la previsione dell’errore che renderà il pezzo perfetto, anni di studio e di esperienza che renderanno perfettamente l’idea della devozione del Maestro a questa rigorosa, passionale arte scientifica che è la musica.

Una persona che ha lavorato duro nella vita e che ha conquistato con la propria serietà il mondo della musica, che lo vede adesso come propria punta di diamante. Una persona riconoscente alla vita, come ha dimostrato ad apertura di concerto a Verona nel settembre 2005 dove si è concesso, insolitamente, qualche parola. Una persona generosa nel concedersi al pubblico come tutti suoi concerti e numerosi bis confermano, sempre. La serietà e l’innato talento e senso del gusto ed eleganza del maestro non fanno altro che confermarlo il più grande compositore che adesso il mondo riconosca. Ne avrà viste tante quella reggia, di grandi, di sconfitte di amori clandestini, guerre, vittorie. Decisamente lo meritava un Maestro (di vita) come il nostro, Ennio Morricone.