Ci sono voci che lasciano il segno e una di queste è quella di Silvia Mezzanotte.

Silvia Mezzanotte ha militato per 10 anni nei Matia Bazar, ed è considerata la vocalist storica del gruppo, al pari di Antonella Ruggiero (le sole ad aver vinto il Festival di Sanremo con il gruppo) che, dal 2000 a oggi, ha scritto pagine preziose della storia della musica italiana.

Dal 19 maggio scorso, dopo la vittoria a ‘Tale e quale Show’ 2016, Silvia Mezzanotte è tornata in radio con ‘Lasciarmi Andare’, il suo nuovo singolo che su Youtube ha superato le 180,000 visualizzazioni.

Una cantante molto amata dalla gente, come testimonia, anche quest’anno, il successo del suo ‘Summer Tour 2017’, attualmente in corso nelle piazze più belle d’Italia. Anche i grandi teatri e i principali Festival estivi si stanno accorgendo di lei e della indiscussa qualità dei live che propone.

Silvia Mezzanotte, che il noto critico musicale Lele Boccardo ha definito "quel timido raggio di sole che ha riacceso una potente luce sul lungo viale Matia Bazar", è soprattutto una donna sensibile e carismatica che, sul palco, sembra quasi tessere con la voce trame preziose e sottili, delicate e poetiche come capelli finemente ornati, proprio come canta Franco Battiato nel testo de ‘La Cura’, suo massimo capolavoro moderno, di cui anche l’ex front-woman dei Matia Bazar ne ha offerto nel 2008 una toccante rilettura all’interno di ‘Lunatica’, il suo secondo album solista.

Silvia Mezzanotte, che il 23 luglio alle 20.30 porterà una ventata di fresco pop-jazz a torino con il suo recital musical-teatrale ‘Regine’ in sette lingue sul palco del ‘Parco Dora Live’ (il concerto è gratuito), ha scelto di raccontare a Blasting News come nascono i suoi concerti, dallo stile musicale alla scelta del repertorio, e ci parla anche del suo prossimo album, "5.0".

Buongiorno, Silvia. Dalle grandi piazze ai teatri, ai principali festival estivi italiani: un gran bel traguardo, eh?

Ogni manifestazione ha il suo peso, il suo spessore ... io sono felice di aver creato diversi percorsi musicali che mi permettono di affrontare ogni tipo di pubblico, cercando di lasciare ovunque un'emozione speciale.

Sei, insieme ad Alexia – tu il 23 e lei il 30 luglio -, la grande protagonista femminile del ‘Parco Dora Live’ 2017 a Torino, dove presenterai lo show acustico 'Regine': puoi parlarcene?

Le ‘Regine’ della mia vita sono le grandi voci femminili italiane e straniere che hanno cambiato la mia esistenza: loro mi hanno dato forza e coraggio per vincere una timidezza quasi patologica, che mai mi avrebbe permesso di trasformare in realtà, il mio sogno di diventare un'artista. A loro dedico questo spettacolo in acustico, con contrabbasso, pianoforte, e batteria, raccontando tra musica e parole la mia storia e la loro, le differenze, le somiglianze, le inquietudini, le fragilità e la grande forza del mondo femminile.

Da Noa a Mina passando attraverso Edith Piaf, Ella Fitzgerald, Ornella Vanoni, Marilyn Monroe e Anna Magnani, faccio il giro del mondo in uno show in cui le caratteristiche dominanti sono eleganza e divertimento.

Stai girando l'Italia con il tuo nuovo "Summer Tour 2017": quale differenza passa con il concerto che proponi nei festival e nei teatri?

Il ‘Summer Tour 2017’ mi vede in una dimensione pop-rock decisamente grintosa, con pantaloni di pelle e abiti borchiati, e un repertorio totalmente diverso da quello teatrale: le mie regine cambiano look, diventando in certi momenti anche un po' più aggressive, come per Gloria Gaynor e la sua ‘I Will Survive’. Ho riportato il brano alla sua naturale vocazione di protesta e di rabbia contro chi ci mette i piedi in testa...Il pubblico di piazza ha bisogno di emozioni forti, e di essere condotto per mano nel tuo viaggio musicale, ecco perché mi racconto senza filtri, tra sorrisi e lacrime.

Oltretutto porto con me brani di straordinario spessore, ma poco conosciuti, come ‘Col tempo imparerò’ dell’ indimenticata Mimì. Ma anche perle senza tempo, rare e preziose, come ‘La Sua Figura’ della straordinaria Giuni Russo...Sì, ho osato...

In che senso, Silvia?

Si crede che il pubblico di piazza sia superficiale e poco attento…balle! Se lo sai prendere per mano ti segue lungo il cammino con attenzione teatrale e, alla fine del concerto, ti ringrazia per le emozioni che hai saputo creare e per i tesori musicali e culturali che hai voluto condividere. Ovviamente mi racconto anche attraverso il mio mondo Matia Bazar, con alcuni dei brani che hanno fatto grande la storia della musica italiana, e che mi hanno vista protagonista insieme a loro per oltre 10 anni.

Il clou dello spettacolo però, rimane ‘Lasciarmi andare’, il mio nuovo singolo, che anticipa il mio album ‘5.0’.

L'autunno si avvicina, e il tuo nome circola tra i grandi protagonisti del prossimo torneo di "Tale e Quale Show", edizione 2017. Puoi anticiparci qualcosa?

Onestamente non so ancora nulla, ma sono talmente grata a Carlo Conti e a ‘Tale e Quale Show’ per tutto quello che la trasmissione mi ha dato che sarei pronta a rituffarmi in quell'impegno! In ogni caso, si parla della seconda parte della trasmissione, quella nella quale rientrano i protagonisti dell'edizione precedente.

Torniamo alle canzoni. Come procede la lavorazione di "5.0", la lavorazione del tuo disco d'inediti? Uscirà prima o dopo Sanremo 2018?

La lavorazione procede con grande impegno. Sto raccogliendo brani di autori importanti, giovani e meno giovani. Ho chiesto la collaborazione anche di energie femminili di cui ho grande stima, come Mariella Nava e Grazia Di Michele. E anche cantautrici della nuova generazione, ma in grado di parlare al femminile con profondità e spessore. Attualmente l'uscita è prevista per la fine di quest' anno, ma non nascondo che se trovassi brani veramente centrati per presentare il progetto ‘5.0’ anche alla commissione sanremese, lo farei con gioia…staremo a vedere. Intanto procedo nella realizzazione di questo album, che considero davvero importante per me: ‘5.0’ é l'upgrade dei miei meravigliosi 50 anni, e lo é in tutti i sensi!