Sembra una dichiarazione assurda, un ragionamento contorto, ma in realtà non lo è affatto: Emis Killa ha rivendicato i dischi di platino che non ha mai vinto. Per meglio comprendere il significato delle recenti dichiarazioni – a metà strada tra l'ironico e il provocatorio – dell'autore di 'Terza Stagione', è però necessario fare una premessa: nell'ultimo anno la metodologia di assegnazione dei dischi d'oro e di platino è completamente cambiata.

Oggi, infatti, contrariamente a quanto accaduto per decenni, il numero di copie vendute da un album o da un singolo è solo uno dei fattori inclusi nel conteggio, che attualmente tiene conto anche degli ascolti in streaming realizzati dai brani sulle piattaforme on line.

E' anche per questo motivo che, contrariamente a quanto accaduto fino a qualche mese fa, i rapper italiani, oltre che a stazionare stabilmente nei piani alti delle classifiche degli album e dei singoli, riescono ad aggiudicarsi ogni settimana un impressionante numero di dischi d'oro e di platino.

La richiesta ironica di Emis Killa

Il rapper di Vimercate ha voluto sottolineare, con un post pubblicato qualche ora fa su Instagram, come molti dei suoi più grandi successi degli anni passati – hit commerciali come 'parole di ghiaccio', o 'Maracanà', realizzate quando l'unico fattore preso in considerazione per l'assegnazione delle certificazioni d'oro e platino della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) era il numero di copie vendute – avrebbero ottenuto oggi numerosi riconoscimenti ufficiali.

L'artista classe 1989 è arrivato addirittura a specificare il numero dei dischi di platino che le sue vecchie hit avrebbero ottenuto se all'epoca fossero già state in vigore le attuali regole di conteggio, queste le parole dell' autore di 'Keta Music': "In merito alle nuove certificazioni in base allo streaming, vorrei i miei sette dischi di platino per parole di ghiaccio, che ha totalizzato quaranta milioni di visualizzazioni quando Spotify nemmeno c'era".

La reazione del rap web

La dichiarazione di Emis Killa ha generato numerose discussioni on line tra gli utenti appassionati di rap italiano. In molti non sono riusciti a cogliere l'ironia del discorso, arrivando addirittura a supporre che il rapper stesse ufficialmente richiedendo le targhette alla FIMI, tanti altri invece, pur riconoscendo il registro sarcastico della richiesta, hanno voluto comunque contestare la logica alla base del ragionamento dell'artista milanese.