Alex More, PhD in Storia nonché assistente al Senato di Ted Kennedy, fratello minore dell'ex presidente degli Stati Uniti, ha deciso di non consigliare più la lettura del Corriere della Sera ai suoi studenti di Harvard. La decisione è scaturita dopo che il giornale ha pubblicato l'elenco delle 50 donne più influenti del 2017.
The @Corriere della Sera has once again published vulgar statements against victims of sexual assault—@AsiaArgento in this case. Consequently, I will no longer assign it to @Harvard students, read it, or cite it.
— Alex More (@alastarmuir) 27 dicembre 2017
I urge you to do the same.https://t.co/KtHe096Wxt
'Pioniere, creative, influencer, rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste'
Nella classifica del Corriere sono menzionate il presidente della Camera Laura Boldrini, per gli sforzi dedicati al dramma della violenza sulle donne.
Emma Bonino per il suo impegno in politica e per il suo grande lato umano, uscito di recente con forza commuovendosi di fronte all'approvazione della legge sul testamento biologico. E tra le 50 donne c'è anche la nuotatrice Federica Pellegrini o la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, di 27 anni. E Lucy Kellaway, che è passata dall'essere editorialista per il Financial Times all'insegnare matematica alle superiori dando vita al movimento britannico 'Now Teach'. O ancora la politica Ines Arrimadas, presidente del partito anti-separatista catalano, e la brava giornalista marocchina Chaima Lahsini.
E così via con ingegnere, cuoche e cantanti come Pink o attrici quali Robin Wright, moglie di Frank Underwood in #House of Cards.
E tra le attrici svetta tra le prime sei Asia Argento, la cui descrizione del Corriere non è piaciuta per nulla alla diretta interessata né evidentemente, al borsista del Dipartimento di Storia di Harvard, Alan More.
"Il Corriere mi nomina una delle 50 donne dell'anno ma non rinuncia alla condiscendenza, definendomi raccomandata e antipatica.
Inoltre minimizza le violenze sessuali definendole 'un cattivo costume molto tossico' Che schifo."
Il @Corriere mi nomina una delle 50 donne dell’anno ma non rinuncia alla condiscendenza, definendomi raccomandata e antipatica. Inoltre minimizza le violenze sessuali definendole “un cattivo costume molto tossico.” Che schifo. pic.twitter.com/OiRm1F9Zz8
— Asia Argento (@AsiaArgento) 27 dicembre 2017
Insomma, l'opinione che Asia ha dell'Italia non deve essere cambiata di molto, nemmeno dopo aver ricevuto le sentite scuse di Vladimir Luxuria a seguito dello scontro verbale avuto durante la trasmissione Carta Bianca.
Scuse che la figlia di Dario Argento aveva accettato apertamente aggiungendo peraltro di sentirsi ferita dai commenti transfobi rivolti all'ex parlamentare nonché prima transgender eletta al parlamento europeo.
Scuse accettate. Gli insulti transofobi che ti hanno rivolto mi hanno ferita personalmente. La vita è un bel libro, voltiamo pagina. Peace.
— Asia Argento (@AsiaArgento) 17 dicembre 2017
E anche se il Corriere la schiera tra le attrici che da subito hanno aperto il vaso di Pandora sulle #Molestie alle #donne, sottolinea anche le numerose antipatie che le stesse parole di Asia hanno contribuito a crearle qui in patria e definisce le molestie sessuali 'un cattivo costume molto tossico'.