Mentre le politiche di Trump sono tutt'altro che orientate a favorire l'integrazione degli immigrati nel tessuto sociale americano, uno studio condotto dalla società britannica TransferWise e divulgato dal New York immigration Coalition ha rivelato che la tendenza di molte città americane è invece quella di aprire le porte agli stranieri. Lo studio si è basato su 9 criteri chiave mediante i quali sono state analizzate 50 città. La società TransferWise, il cui business si basa sull'abbattimento dei costi relativi alle transazioni di denaro internazionali, ha voluto puntare l'attenzione sul fatto che ogni immigrante ha il diritto di sentirsi a casa propria pur vivendo in America.

I nove criteri utilizzati

  • accessibilità del costo della vita
  • trasporto pubblico
  • salario medio
  • ufficio immigrazione
  • politiche di detenzione
  • luoghi di culto
  • presenza di una identification card per i cittadini
  • percentuale di completamento delle scuole superiori
  • asili pubblici

La classifica delle 10 migliori città americane per immigranti

10 - Milwakee, WISCONSIN

La città di Milwakee permette in particolare di accedere ad alcuni servizi pur non avendo lo stato regolare di residente. Si rifiuta oltretutto di detenere cittadini immigranti sospetti se non dietro mandato regolare.

9 - Los Angeles, CALIFORNIA

Nonostante l'alto costo della vita e un trasporto pubblico non proprio eccezionale, Los Angeles rimane una delle città più scelte dagli immigranti, soprattutto per la presenza di un salario minimo di 12$ contro gli 8,15$ della media nazionale e per la buona diffusione di asili pubblici.

8 - Boston, MASSACHUSSETS

Città che ha da sempre conosciuto immigranti soprattutto nei primi del 900, ottiene l'ottava posizione grazie a numerosi servizi pubblici quali i mezzi di trasporto e un salario minimo di recente salito a 11$

7 - Seattle, WASHINGTON

Nella città di Seattle, dove circa un quinto dei residenti è nato all'estero, è presente "Ready to Work" un ottimo piano per il lavoro riservato agli immigranti e menzionato dal Dipartimento del Lavoro americano come 'best practice model per l'integrazione degli immigranti nel mondo del lavoro'.

6 - Baltimora, MARYLAND

Il sindaco di Baltimora sta contando di aumentare il numero di famiglie nei prossimi dieci anni e per farlo punta proprio sulla popolazione di immigranti. In aggiunta la città proibisce alla polizia di chiedere ai cittadini il loro stato di immigrazione.

5 - Washington, District of Columbia

Non si direbbe, ma un settimo dei cittadini residenti in questa città è nato all'estero.

4 - San Jose, CALIFORNIA

Il polo di Santa Clara County è arrivato a contenere 180 mila immigranti non ancora autorizzati. Pertanto sono stati stanziati quasi 2 milioni di dollari in aiuti alla comunità per integrare i cittadini e aiutare le famiglie nel comprendere i loro diritti.

3 - New York, NEW YORK

La città di New York è risultata particolarmente virtuosa nei programmi municipali orientati al cittadino tramite l'utilizzo dell'identification card. Un pò più carente invece per quanto riguarda i trasporti.

2 - Chicago, ILLINOIS

Chicago possiede luoghi di culto religiosi, politiche pubbliche per gli asili, un buon identification card program e un salario minimo relativamente alto. Tuttavia rimane una delle città americane con il più alto tasso di omicidi e nonostante questo, anche Chicago ha stabilito che la polizia non può chiedere ai cittadini rispettosi della legge il loro stato di immigrazione.

Donald Trump ha comunque unito quest'alta percentuale di crimini all'elevata presenza di immigranti.

1 - San Francisco, CALIFORNIA

Si piazza in cime alla classifica la città di San Francisco dove il costo della vita è aumentato parecchio negli ultimi anni a causa della massiccia presenza di startup, portando la città ad un buon 60% sopra la media nazionale. San Francisco ha mostrato di avere un migliore trasporto pubblico sia di Chicago che di New York ed un'elevata qualità delle scuole. Unitamente a questo, anche qui c'è la presenza di un piano municipale rivolto al cittadino e di un piano civico e d'integrazione ad opera dell'Ufficio Immigrazione.