Ancora piuttosto difficile l'integrazione dei migranti nel comune di Gallarate, soprattutto dopo che nove di loro sono stati invitati a suonare il bongo nella scuola materna Collodi. Si crede dunque al santo Natale ma un po' meno all'integrazione.

"Non riesco a capire i buonisti, quelli che ancora credono nell’integrazione con l’Islam. Non è possibile. Non avverrà mai. Possibile che non vedono quello che sta succedendo in tutto il mondo?": aA parlare è Silvio Faresin, pensionato leghista nonché segretario della Lega a Gallarate, in un'intervista su Prealpina.

I suonatori di bongo nella Scuola materna

Giorni fa alcuni ragazzi richiedenti asilo sono stati portati dalla cooperativa KB nella scuola Collodi del rione Cajello, dove hanno suonato le loro canzoni. Nonostante l'evento sia stato organizzato proprio dai genitori della scuola materna in accordo con la dirigenza scolastica, pare che la cosa non sia andata a genio a tutti. E' stato fatto il presepe, è stato fatto l'albero e la soddisfazione è stata unanime, specialmente quella dei bambini, ma le polemiche sulla tradizione del Natale lasciano perplesso anche lo stesso presidente del Comitato Genitori. L'evento non sembra essere piaciuto nemmeno alla presidente della Commissione Cultura Evelin Calderara: "Non ero presente, ma ho visto le foto pubblicate sui social.

L'ho trovata una provocazione. Il nostro Natale è diverso: invitare, anche solo per un quarto d'ora, questi ragazzi, per quello che è il senso della nostra festa, non l'ho trovato coerente. Abbiamo dei simboli che vanno difesi."

Non sono mancanti poi i soliti pesanti commenti sulla pagina Facebook del sindaco di Gallarate Andrea Cassani e alla pubblicazione della notizia di Babbo Natale insieme a quattro suonatori di bongo, si è scatenato il dissenso: "Liberiamo Gallarate!

Torniamo ad essere padroni a casa nostra." Ha commentato Paolo M. "Aggiungiamo al presepe....le nuove statuine.....MA DAI. ." Continua Franco B. "Che c'entrano i Bonghi con le nostre tradizione, rimettiamo tutto al suo posto, e facciamo dei bei concerti di Natale"

Bocciata l'ordinanza del sindaco sulla gestione migranti

Intanto il Sindaco ha dovuto fare i conti con la bocciatura del TAR circa l'ordinanza sulla gestione profughi emessa da lui stesso l'estate prima e che imponeva ai Centri di Accoglienza Straordinari di comunicare ogni 15 giorni il numero dei richiedenti asilo ospitati in ogni nucleo, i contratti di locazione degli edifici ospitanti e la partecipazione ai bandi della Prefettura.

Stessa Prefettura che al tempo dell'emissione dell'ordinanza la impugnò per motivazioni insufficienti a reggere il provvedimento.