Alla fine degli anni '90 è impazzita una scheggia nella scena musicale italiana: i Meganoidi. L'ironia, la musicalità e l'energia della band genovese attrae da subito l'occhio attento di chi cerca "anomalie" artistiche pronte ad esplodere ed i Meganoidi avevano tutte le carte in regola per fare il grande balzo al di fuori del capoluogo ligure.
Il sesto disco per i nemici di Daitarn 3
I Meganoidi, ovvero i malcapitati antagonisti dell'eroe robotico, hanno stuzzicato la curiosità del duo Di Murzio-Guercio che diedero vita, vent'anni fa, ad una band che fondava il proprio sound sulla miscela esplosiva fatta di Ska e Punk, una sorta di Rancid all'italiana e che trovava proprio nei malcapitati nemici di Daitarn 3 il nome adatto per sottolineare il proprio approccio al mondo della musica.
Tra alti e bassi e molti cambi di rotta per quanto riguarda l'approccio musicale, che passa da atmosfere progressive a pure esplosioni di decibel, giungono a pubblicare Delirio Experience, sesta produzione discografica per la band che ha saputo, con grande irriverenza, farsi conoscere dal grande pubblico.
Ed ora parte anche il tour
Chi conosce la band genovese sa che la performance live è di assoluto impatto ed il tour per promuovere Delirio Experience non poteva che partire dalla loro genova:
- 16 Febbraio – Bangarang (Genova)
- 17 Febbraio – Rock Planet (Pinarella di Cervia – RA)
- 24 Febbraio – Alcatraz (Milano)
- 10 Marzo – Largo Venue (Roma)
- 17 Marzo – Capanno Black Out (Prato)
- 23 Marzo – Mame (Padova)
- 24 Marzo – Heartz (Fermo)
Il successo a passo di Ska
Con il riverbero dell'allegria proveniente dai Madness e dagli Specials, qualche fiammata anglosassone, il sound travolgente che rimbalza da Madrid con gli Ska-P e l'esempio dei milanesi Punkreas, nasce nel 1998 l'irriverente formazione genovese che balza alla ribalta con un paio di brani che incarnano in pieno l'ondata che prende un genere musicale caraibico (Ska) lo mescolano con l'elettricità del punk ed ecco spuntare due hit come "Supereroi" e la stessa "Meganoidi" che danno il sound in levare con tanto di fiati alle distorsioni di chitarra nel disco Into the Darkness into the moda, da cui vengono estratte queste hit 'danzerecce' e molto autoironiche.
Nel loro sperimentare influenze e contaminazioni, i Meganoidi, fissano un punto di non ritorno che probabilmente racchiude la loro vera identità artistica con una canzone che sa miscelare un incedere malinconico con l'interessante abbinamento chitarra-fiati-batteria senza l'appoggio del sound ska degli esordi: Zeta Reticoli.