Il cinema è da sempre depositario dei nostri sogni più belli o anche dei nostri sentimenti più profondi, quel mondo parallelo e senza tempo che proietta emozioni, speranze, dolori del nostro stesso esistere, umane fragilità che prendono magicamente vita sul grande schermo e sembrano parlare di noi, di ciò che siamo, di ciò che eravamo, di quello che saremo. E in questi giorni, quella che senza alcun tipo di esagerazione è da tutti considerata una delle più grandi forme d’arte praticate dall'uomo, è di scena a lucca in occasione dell’annuale rassegna cinematografica della città toscana, “Lucca Film Festival e Europa Cinema”, concepita nel lontano 2005 e portata avanti fino ad oggi con risultati eccezionali e con la sempre più folta presenza di attori e registi di caratura internazionale.

Giovani studenti a 'lezione' con un mostro sacro del cinema: Stephen Frears

Nella giornata di ieri, ospite speciale della kermesse è stato Stephen Frears, notissimo regista inglese, autore di film di straordinario successo come “My beautiful laundrette” con Daniel Day Lewis, “Le relazioni pericolose” con Glenn Close e John Malkovich e il più recente “The Queen”, vincitore del premio Oscar per la miglior attrice-protagonista, Helen Mirren. Dopo la proiezione del suo recente film “Victoria e Abdul”, il racconto dell'amicizia tra la regina Victoria ed Abdul Karim, il suo segretario di origini indiane, avvenuta nei locali del "Cinema Centrale", Frears ha tenuto una singolare masterclass, moderata dal giornalista Francesco Alò, con la partecipazione di varie scuole della città, tra le quali l’Istituto "Giorgi", afferente al Polo "Fermi-Giorgi", con la classe 4a Oda, accompagnata dalla professoressa Cecilia Nelli, insegnante d'italiano.

Un’esperienza entusiasmante, con grande interesse e riscontro di pubblico

Un’emozione immensa quella dei futuri odontotecnici del “Giorgi”, critici cinematografici per un giorno, che hanno dato sfogo a tutte le loro curiosità, rivolgendo tante domande all’illustre “docente” che ha risposto con altrettanto entusiasmo e trasporto di fronte ad un pubblico attento ed interessato.

Un percorso didattico diverso dal solito, ma non meno formativo, che ha consentito ai ragazzi di vivere un’esperienza magica e altamente costruttiva in una Lucca, trasformatasi per qualche giorno in una singolare “Hollywood con le mura”.