C'è grande attesa per il Vasco No Stop Live 2018, il tour che Vasco Rossi terrà in giro per tutta Italia. Date che sono quasi tutte esaurite, con pochi biglietti rimasti in vendita. Un tour che si aprirà domenica con la data zero allo stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro e continuerà con la data di apertura a Torino, allo stadio Olimpico, in cui il Blasco si esibirà l'1 e il 2 giugno. Il Rocker di Zocca sarà in seguito a Padova, allo stadio Euganeo, il 6 il 7 giugno, poi sarà il turno dello stadio Olimpico di Roma, dove Vasco sarà di scena l'11 e il 12 giugno per poi essere a Bari il 16 e il 17 giugno.

Il tour si chiuderà a Messina, allo stadio San Filippo, il 21 giugno. Il Blasco, dunque, torna di scena dopo il record mondiale di spettatori per l'unico concerto realizzato poco meno di un anno fa, quando al parco Enzo Ferrari accorsero quasi duecentoventicinque mila spettatori per assistere al famoso concertone 'Modena Park'.

Le parole di Vasco a Rockol

Vasco Rossi ha parlato alla vigilia del Vasco No Stop Live tour, soffermandosi sui prossimi concerti ma anche sui progetti futuri, facendo un annuncio importante:

Su Modena Park: "Quel concerto è stato come una sorta di seduta psicanalitica. Ci sono alcune canzoni che mi hanno spaesato, non mi ricordavo neanche lo spirito di alcune di queste",

Mai pensato al ritiro: "Non ho mai pensato di smettere.

Anche quando ho detto che mi dimettevo da Rockstar non intendevo quello, mi riferivo al fatto che chiudevo un ciclo della mia carriera per aprirne un altro".

Il prossimo tour: "Abbiamo pensato che fosse giusto girare l'Italia. Inizialmente pensavamo di portare lo spirito di Modena Park in tutti gli stadi però abbiamo pensato che non avrebbe avuto senso perché lo spirito di quel concerto è stata una cosa unica e irripetibile così ho capito che sarebbe stato giusto proporre un tipo di spettacolo diverso".

La scaletta: "Quando ho cominciato a pensare alla scaletta ho subito pensato ad aprire con Cosa succede in città, è la canzone perfetta per questo tour. Mi sento come Dylan, con le giuste differenze".

I nuovi suoni: "Quando si inizia a fare rock a vent'anni si va avanti cercando di evolversi sempre. Avevo voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e anche la band aveva bisogno di qualche novità".

I meriti di Pastano: "Nelle scelte ci sono grandi meriti anche di Pastano, che è un grande arrangiatore oltre ad essere un grande chitarrista. Per questo motivo gli ho dato carta bianca anche se in alcuni casi ha esagerato e l'ho riportato alla normalità".

Sul festival di Sanremo: "L'ho guardato a spezzoni e Baglioni è stato bravo, poi è molto educato. Non mi sono piaciuti, però, i duetti con le sue canzoni. Sono cose che piacciono alla gente, però artisticamente...".

In tour anche nel 2019: "Tornerò in tour anche nel 2019 e faremo quelle città che non abbiamo toccato quest'anno. Tra queste ci sarà sicuramente Milano, ma anche Bologna. Inoltre stanno arrivando nuove canzoni e prima dei concerti del prossimo anno ci sarà una canzone femminile molto filosofica.

Non aggiungo altro, ora si pensa solo a questo tour".

La scaletta del Tour, non ufficiale

Arrivano le prime indiscrezioni su quella che sarà la scaletta del prossimo tour. Di sicuro non mancheranno sorprese e ripescaggi di canzoni che non sono presentati in scaletta da diversi anni.