Neanche la figlia di un regista horror avrebbe potuto immaginare una fine tanto macabra per il suo compagno, eppure ad Asia Argento è toccato un triste destino. La fine della sua relazione con il compagno Anthony Bourdain è arrivata nel modo più tragico possibile. Lo chef di "Parts Unknown", programma tv sulle cucine e i ristoranti del mondo, versione americana del nostro “Cucine segrete”, ha deciso di mettere fine alla sua esistenza con un gesto estremo. Lo “Smithsonian”, l’istituto di istruzione e ricerca tra i più importanti, lo ha definito "la rockstar del mondo culinario" e "l'Elvis Presley dei bad boys chef”.

La triste scoperta dell’amico Eric

A rinvenire il corpo del noto chef, l’amico e collega francese, Eric Ripert, che ha subito constatato il decesso, dando l’allarme alla procura. A riferirlo la stessa “Cnn”, l’emittente televisiva per cui Bourdain lavorava da anni e per la quale stava realizzando le nuove puntate di un programma dedicato alla gastronomia di tutto il mondo. Il triste annuncio è giunto nella mattinata, direttamente dal network, il quale ha confermato “la morte dell’amico e collega, Anthony Bourdain", aggiungendo le personali considerazioni in merito ad un “narratore unico, grazie al suo talento, che non ha mai smesso di stupirci e ci mancherà moltissimo".

Da parte sua, la procura francese ha accertato la morte per strozzamento volontario, non avendo prove e moventi che possano far sospettare un omicidio.

Il suicidio sarebbe avvenuto nelle prime ore della mattina, presso l’Hotel “Chambard” di Kaysersberg, in Francia, così come confermato dal procuratore Christian de Rocquigny du Fayel.

L’incontro con Asia Argento sul set del programma americano

Bourdain e Asia Argento si erano incontrati proprio sul set di "Parts Unknown", verso la fine del 2016, dopo la fine delle rispettive relazioni.

L’attrice italiana aveva ricevuto una grande dimostrazione d’amore da parte del compagno, quando si era ritrovata a dover denunciare i presunti abusi sessuali subiti dal produttore hollywoodiano Harvey Weinstein. Lo chef l’aveva, infatti, sostenuta e incoraggiata nel corso dell’iniziativa #MeToo, portata avanti dai volti noti dello spettacolo a favore delle donne vittima di molestie, contribuendo a proseguire la battaglia personale e collettiva.

Antony Bourdain era nato a New York, aveva studiato presso il “Culinary Institute of America”. Successivamente aveva collaborato con le più autorevoli testate giornalistiche, come l'Independent, il New York Times e l’Observer, oltre ad aver lavorato con i più grandi ristoranti americani. Aveva operato nel sociale, sostenendo organizzazioni che si occupano delle popolazioni disagiate ed era promotore di un progetto volto a garantire condizioni di lavoro più sicure al personale dei ristoranti. Era stato anche un abile scrittore, realizzando nel 2000 un best-seller dal titolo "Kitchen Confidential: Adventures in the Culinary Underbelly", grazie al quale era diventato una celebrità di rilievo mondiale.

La tristezza dell’amico e collega Gordon Ramsay

Ha esternato il suo profondo cordoglio anche lo chef Gordon Ramsay, esprimendo la sua amarezza nei confronti della tragica notizia che ha appreso nel corso della mattinata. "Ha portato il mondo nelle nostre case”, ha scritto in un post, “ispirando tantissime persone ad esplorare culture e città attraverso il cibo”.